"Vita dura per noi, niente viagra per voi". Così recita lo striscione con cui una trentina di farmacisti ospedalieri e delle aziende sanitarie del Servizio Sanitario Regionale del Lazio stanno manifestando in piazza Montecitorio contro la norma che, come si legge in un comunicato del Sinafo (Sindacato naziobale farmacisti ospedalieri), "li vede penalizzati nel prossimo concorso straordinario indetto per l'assegnazione di sedi farmaceutiche a causa della sottostima dei punteggi cui sono soggetti, che li vede penalizzati per oltre il 30% rispetto ai colleghi che gestiscono le farmacie private o parafarmacie".
Alcuni farmacisti in piazza mostrano cartelli con scritto "equità per i farmacisti ospedalieri", "no alle truffa dei punteggi per le nuove sedi farmaceutiche", e "meritocrazia solo a parole". "Siamo qui – spiega una farmacista – per veder riconosciuti, alla stregua dei farmacisti privati, i nostri titoli al prossimo concorso straordinario sulla liberalizzazione delle farmacie. È prevista l'apertura di 5.000 nuove farmacie: i nostri titoli sono fermi a 20 anni fa e vorremmo che fossero adeguati a quelli delle farmacie private. Da parte del governo sarebbe una dimostrazione di equità e soprattutto di garanzia per i nostri precari, che altrimenti si vedrebbero scavalcati dagli altri, perché il nostro punteggio vale il 30% in meno rispetto a quello dei farmacisti privati".
La richiesta è stata già rappresentata dal sindacato nazionale Sinafo con una nota inviata al preidente del Consiglio, Mario Monti, al ministro della Salute, Renato Balduzzi, e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. I farmacisti hanno fatto sapere che "se le nostre richieste non verranno accolte dal ministero, il 30 aprile proclameremo lo sciopero del viagra".