«Vogliamo il raddoppio di via Boccea»

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A colpi di megafono. Si combatte così la lotta per vedere realizzato l’allargamento di Via Boccea, con il presidente del Municipio XVIII Daniele Giannini e alcuni residenti che fanno a gara per parlare più forte, combattendo però per la stessa causa. Tra le 150-200 persone ieri alle 17 sono scese in strada per protestare contro il blocco dei fondi per il raddoppio della strada che consentirebbe ai residenti di “non morire di traffico”. Con pale, picconi e giacchetti catarifrangenti i residenti di Casalotti, Selva Candida, Selva Nera, Montespaccato e le zone limitrofe hanno deciso di far sentire la loro voce. Promessa dopo promessa, la gara è stata espletata e i lavori non sono ancora partiti ma ora i fondi sembra siano bloccati per il patto di stabilità. «Non è possibile che quando mancano i soldi non si facciano i lavori in periferia », sbotta il vice presidente di CasalottiLibera Giuseppe Manzi. Per questo i cittadini hanno inscenato un finto cantiere, un po’ come a dire: «Alemanno, se ci dai i mezzi la Boccea ce la allarghiamo da soli». Alla voce dei residenti si affianca quella di Giannini. «Da settimane, come Municipio, stiamo facendo pressioni sul sindaco e sull’assessore per derogare al patto almeno in questo caso – spiega Giannini – A loro e ai cittadini voglio ribadire con voce ferma che il raddoppio di via Boccea è l’opera prioritaria per questo Municipio. Ma il patto di stabilità sta fermando le opere in tutti i comuni d’Italia».

Eleonora Giovinazzo

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