Passoscuro, maglia nera per la sporcizia

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Qualcuno tempo fa si era risentito perché alcuni cittadini di Passoscuro, denunciando il profondo degrado della località, la sporcizia e la mancanza di decoro urbano, avevano lanciato un accorato appello. «Salviamo Passoscuro dai rifiuti e dall’incuria perché allo stato attuale merita la maglia nera per l’immondizia», era stato il senso della denuncia di Romano Marcon, un residente che ad aprile dello scorso anno aveva suffragato la sua denuncia facendo un “censimento” dei cassonetti al termine del quale era stato rilevato che dei 90 presenti ben 44 erano rotti o malfunzionanti. Praticamente un record. In più, i residenti avevano segnalato la chiusura dell’isola ecologica locale che comportava enormi disagi per chi era intenzionato a disfarsi dei cosiddetti rifiuti ingombranti. Un problema sia in termini di tempo sia di costi raggiungere quella di via del Pesce Luna, a Fiumicino. Ne erano seguite delle polemiche ma, al dunque, trascorsi ormai dei mesi, nulla nella località è cambiato. I cassonetti sono sempre insufficienti e sporchi. E il numero di quelli con il pedale rotto o decisamente fuori uso è aumentato: 66 su 95. Realmente funzionanti ce ne sarebbero soltanto 29. Inoltre, alla chiusura dell’isola ecologica di Passoscuro si è aggiunta anche quella di Fiumicino. Stavolta a scendere in campo per chiedere un “intervento urgente di igiene urbana” sono i quattro consiglieri del Partito democratico, Alessandra Vona, Michela Califano, Silvano Zorzi e Paolo Calicchio. I consiglieri del centrosinistra si rivolgono agli assessori ed al presidente dell’Ati-Igiene urbana perché provvedano.

Maria Grazia Stella

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