Si rischia di andare incontro ad un’estate “molto calda” per gli uffici postali di Pavona e Cecchina. I disservizi e le lunghe file sono tornate d’attualità in questi giorni e il Comune di Albano, su segnalazione di diversi cittadini, ha chiesto un incontro con Poste Italiane. «Dopo la soppressione di alcune unità lavorative all’interno degli uffici postali di Pavona e Cecchina – spiega una nota -, l’Amministrazione ha richiesto un incontro urgente con il responsabile della filiale di Roma Est di Poste Italiane per poter comprendere le motivazioni legate alla diminuzione di personale e trovare soluzioni comuni che possano limitare al minimo i disagi dei cittadini».
Il Comune sottolinea che la situazione è diventata ancor più critica alla luce degli obblighi previsti dalla legge 27 del 2012 che impegna i cittadini che hanno uno stipendio o una pensione superiore ai mille euro ad avere un conto corrente. La lettera va ad aggiungersi alle numerose segnalazioni di protesta che il sindaco Nicola Marini ha fatto con Poste Italiane, in particolare per risolvere il problema della mancata consegna di posta e sulla possibilità di aprire una filiale informatizzata nella parte alta di Albano centro.
«Negli ultimi giorni – rimarca Fabio Troiani, responsabile di Cobas Poste nell’area dei Castelli Romani – Poste ha spostato su filiali di Roma quattro dipendenti, presi in egual numero dagli uffici di Pavona e Cecchina dove sono attivi due sportelli invece dei consueti quattro. E pensare che avevamo segnalato che quest’ultima filiale faceva faticare a smaltire il lavoro già con organico pieno… Comunque organizzeremo iniziative per far capire alle persone che i responsabili di certi disservizi non sono i lavoratori».