Cittadini contro una gigantesca antenna per la telefonia, collocata in via Premosello in zona Boccea, a pochi passi dalle loro case e a 100 metri da una scuola materna. La protesta degli abitanti del Municipio XVIII segue da vicino la battaglia dei cittadini di Cinecittà e Casal Brunori contro i ripetitori “killer”. I casi di impianti che appaiono come funghi in città si moltiplicano di giorno in giorno sollevando un caso sulla gestione delle installazioni selvagge in luoghi di Roma “sensibili”.
In via Fabriano da Gentile, in Municipio X, l’impianto è spuntato prima di Natale e si trova vicino a un edificio scolastico che ospita quotidianamente quasi 1000 ragazzini. Il Municipio, il 20 marzo, ha emesso un’ordinanza di stop all’attivazione della durata di 60 giorni. In Municipio XII, il ripetitore di 12 metri sarà installato in pieno centro abitato, sopra il tetto di un centro commerciale e vicino al terreno dove si era stabilito si edificare un asilo. Martedì scorso il minisindaco Calzetta ha chiesto al dipartimento comunale competente l’apertura di un tavolo tecnico al fine di individuare soluzioni alternative. A Boccea l’antenna è a pochi metri da una materna. Con picchetti e manifestazioni, ai quali partecipa anche il circolo Legambiente Parco della Cellulosa, i residenti da settimane scendono in piazza e chiedono la dismissione del nuovo impianto, realizzato in poco tempo e da qualche giorno sembra anche attivato.
«Via l'antenna da via Premosello a Boccea», attacca Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. I cittadini si sono accorti della presenza dell'antenna e del problema legato solo quando sono partiti i lavori. «Come spesso avviene, – spiega infatti Avenali – un condominio di quella strada ha autorizzato sin dall'agosto scorso, l'installazione sul terrazzo senza ovviamente dire nulla agli altri residenti della zona. E' un classico caso di guerra fra cittadini dovuta all'assenza del regolamento comunale e della legge regionale sulle antenne. Il comune non prende in mano la situazione e non fa il regolamento per le collocazioni delle antenne e tutto quindi è in mano alle assemblee di condominio scatenando un far west fra cittadini. Peraltro, – aggiunge la direttrice Legambiente lazio – proprio pochi giorni fa il Municipio XVIII ha fornito copia ai cittadini di una lettera nella quale si richiede al dipartimento comunale l'autorizzazione edilizia per questa antenna, autorizzazione che non si sa se e da chi sia stata rilasciata. Per questi motivi Legambiente Lazio ha presentato una urgente richiesta di accesso agli atti».
elam