Autovetture bloccate, furti di rame e roghi di immondizia. È questo lo scenario intorno al campo nomadi di via Salviati, zona Colli Aniene. Il campo, che negli anni scorsi è stato sempre tollerato, era già stato al centro di una dura protesta da parte dei cittadini che lo scorso anno avevano presentato un esposto in Procura.
I roghi di immondizia, la cui pericolosità è stata accertata ormai due anni fa anche dalla Asl, avevano infatti mandato su tutte le furie i residenti ma, a giudicare dalle segnalazioni che continuano a giungere al comitato di quartiere, la situazione a oggi è anche peggiorata. «Ho paura di uscire di casa» rivela una signora che, ogni giorno, è costretta addirittura «a pregare i rom di spostare i propri mezzi per parcheggiare e rientrare a casa, ricevendo in cambio una mela sul parabrezza. Per tre giorni di seguito – continua la signora – dal campo rom hanno addirittura bruciato cumuli di frigoriferi ed elettrodomestici costringendo noi residenti a respirarne i fumi». Come se non bastasse poi, i numeri d'emergenza sembrano non prestarle ascolto.
«Quando chiamo – denuncia la signora – mi trattano come una scocciatrice e inizia lo scaricabarile». Altri residenti denunciano che «negli ultimi tempi sono arrivati al campo anche svariati criminali». Sul portale di informazione ColliAniene.org c'è chi ricorda «i furti di rame perpetrati nei mesi scorsi che hanno lasciato intere strade senza illuminazione». Scene di vita quotidiana queste a via Salviati che, nonostante i tanto pubblicizzati sgomberi, continuano a ripetersi da mesi.
Vincenzo Nastasi