Sono scesi i gladiatori in protesta da questa mattina sul Colosseo. I centurioni hanno incontrato il delegato del sindaco alla Sicurezza, Giorgio Ciardi, il quale ha fornito garanzia scritta di un prossimo incontro con l'amministrazione martedì. Per effettuare il blitz, hanno riferito, sono stati acquistati dei regolari biglietti d'ingresso. Quattro di loro erano saliti sul primo anello dell'anfiteatro affiggendo alcuni striscioni: "Con il tesserino numerato il turista non è più fregato e il sola smascherato", "Trenta famiglie romane da oggi senza il pane. Diritto al lavoro". "Ci hanno fatto promesse e sono stati fatti dei protocolli di intesa – ha detto Maurizio R., 46enne 'centurione' dal 1995 – da quanto abbiamo iniziato la nostra attività. Sono anni che va avanti la nostra battaglia. Chiediamo che nostra attività sia regolarizzata da parte dell'amministrazione. Non siamo dei delinquenti, ma dei padri di famiglia che hanno diritto ad un lavoro che abbiamo creato e con cui ci portiamo la pagnotta a casa. Non si possono lasciare per strada senza famiglie. Non diamo fastidio a nessuno e non deturpiamo il Colosseo, anzi i turisti sono sempre molto felici di farsi fotografare con noi, così come le guide turistiche e i tour operator".