Uno sciopero che fa ancora discutere. La giornata di Pasqua è stata caratterizzata dalla proclamazione di una giornata di protesta da parte dei circa 1200 lavoratori impiegati a vario titolo presso l’Outlet di Valmontone, gestito dalla società Fashion District Holding spa.
Una presa di posizione che ha fatto infuriare Angelo Miele, consigliere regionale e per anni sindaco di Valmontone, che ha difeso strenuamente la decisione dell’Amministrazione attaccando la Filcams dei Castelli. «Come pensano di vivere questi demagoghi? Non sono a conoscenza della grave crisi in cui versano le aziende dei centri commerciali? Non sanno che Valmontone è finalmente un Polo turistico nel quale lavorano oltre 2000 addetti? Nel giorno di Pasqua, in Italia, centinaia di migliaia di lavoratori assicurano, nelle località turistiche, servizi a milioni di italiani e stranieri in vacanza».
Non si è fatta attendere la replica del sindacato secondo il quale con l’apertura a Pasqua non si sarebbero “recuperati” i mancati incassi dovuti alle nevicate e alla crisi strutturale e dei consumi italiana. «Il problema – spiega una nota della Filcams – non è nelle ore di apertura degli esercizi commerciali quanto nella reale capacità di spesa del cittadino medio in questa particolare fase storica. Esiste poi un ragionamento di carattere sociale e di rispetto della vita delle persone, lavoratrici e lavoratori. L’Outlet prevede aperture praticamente in tutti i giorni delle festività nazionali, dalla Pasqua al lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1 maggio, ferragosto e via dicendo. Come a dire che a quei poveri malcapitati impiegati non verrà più concesso il privilegio di riposare quando gran parte degli italiani può farlo». Il sindacato, inoltre, ricorda che presso l’Outlet di Castelromano si è deciso per la chiusura pasquale così come a Mantova in un centro commerciale gestito dalla stessa Fashion District e dopo le proteste dei lavoratori.
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