Un altro colpo alla “cricca” dei grandi eventi. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito, nell’ambito dell’inchiesta sui “Grandi Eventi”, un decreto di sequestro preventivo su beni per un valore complessivo di circa 32 milioni di euro per reati fiscali, appropriazione indebita e riciclaggio. Le indagini, svolte dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno permesso di accertare la presentazione da parte degli amministratori di alcune società del “Gruppo Anemone” (Impresa Anemone Costruzioni s.r.l. e Maddalena Sc.a.r.l.) di dichiarazioni fiscali fraudolente, alterate attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese. Le Fiamme Gialle hanno poi passato al setaccio i conti correnti delle imprese coinvolte nelle indagini, rilevando che Luciano Anemone era riuscito a sottrarre, nel corso del2009, 20 milioni di euro dalle casse dell’Anemone Costruzioni s.r.l., quale compenso dei lavori di realizzazione delle opere destinate a ospitare gli eventi del “G8” a La Maddalena.
Le somme erano state poi bonificate in due distinte soluzioni al nipote Daniele, che aveva girato il denaro sul conto corrente del fratello Diego, il quale attraverso ulteriori operazioni finanziarie – che hanno coinvolto anche due fiduciarie – aveva a sua volta fatto affluire l’ingente liquidità sui rapporti bancari intestati alla S.S. Romana S.r.l., giustificando fittiziamente le transazioni come aumento di capitale e finanziamento da parte dei soci. Alla famiglia Anemone sono stati contestati i reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, appropria-zione indebita aggravata e riciclaggio, ottenendo dal Gip del Tribunale di Roma l’emissione di un provvedimento di sequestro di beni immobili situati nelle province di Roma e Terni, il cui valore complessivo si aggira intorno ai 32 milioni di euro, pari al valore delle imposte evase(circa 11 milioni di euro) e delle somme sottratte dalle casse della Anemone Costruzioni S.r.l. e poi riciclate nella S.S. Romana S.r.l. (20 milioni di euro). Tra gli immobili sottoposti a sequestro figurano due palazzine facenti parte del centro sportivo “Salaria Sport Village”