Il prefetto insiste su Riano e Corcolle

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Il prefetto Pecoraro, commissario per i rifiuti a Roma e nel Lazio, torna sui siti di Corcolle e Riano, entrambi opportunamente bocciati dal ministro dell'Ambiente. Lo ha fatto in Senato, in commissione Ambiente, dove è scoppiata la rimostranza dei rappresentanti politici. «Roma – hanno detto i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante- non ha bisogno di una nuova Malagrotta ma di un sito molto più piccolo e provvisorio che permetta di superare i tempo necessario perché finalmente si affermi un modello moderno ed efficiente di gestione dei rifiuti fondato sulla raccolta differenziata. Certo, se da una parte il sindaco Alemanno continua a tenere inchiodata la città a percentuali modestissime di raccolta differenziata, e dall'altra Pecoraro continua a proporre soluzioni inaccettabili come Corcolle e Riano bisognerà che il Governo intervenga – hanno concluso i senatori – per scongiurare che l'emergenza romana si trasformi in un dramma ambientale e sociale simile a quello consumatosi a Napoli pochi anni fa». «E’ assurdo che il prefetto Pecoraro continui a insistere su Corcolle e Riano per la discarica di Roma – dichiara in una nota l'eurodeputato Potito Salatto, membro dell'ufficio di presidenza nazionale di Fli. Sono due siti improponibili, così come dichiarato dallo stesso ministro dell’Ambiente Clini, e mi chiedo come Pecoraro possa ignorare i dati inconfutabili che confermano questa posizione. Continuando su questa linea, viste le evidenti inadempienze istituzionali del Lazio, l'Europa sarà costretta a emanare sanzioni pesanti. Ma ancora più incredibile delle parole di Pecoraro – aggiunge Salatto – è il silenzio della presidente Polverini che sull'argomento continua a tacere, dimenticando le sue responsabilità istituzionali». Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere dell’Italia dei Valori alla Regione Lazio, Claudio Bucci. «La soluzione del problema rifiuti, non è nelle discariche ma nella chiusura del ciclo. Occorre poi riaprire un tavolo per riscrivere il Piano Rifiuti: l’impressione è che lo specchietto per le allodole, ovvero il cosiddetto “Piano rifiuti dei sogni”, sia stato costruito ad arte per far si che le inadempienze della Regione e del Comune di Roma fossero celate e si arrivasse rapidamente al “Piano B”, lo scenario di controllo, fatto di discariche ed inceneritori. Fin’ora la Giunta Polverini ed Alemanno hanno dato vita ad una gestione fallimentare. Siamo con l’acqua alla gola e l’emergenza è dietro l’angolo». E se Quadro Alto e Corcolle rimangono solo un’ipotesi lontana, più probabile appare la scelta di Pian dell’Olmo, formalmente nel comune di Roma ma di fatto a poche centinaia di metri dal confine con Riano. Proprio oggi ci sarà un incontro in Provincia per discutere della questione. Palazzo Valentini ha già dato il suo assenso al sito per le sue caratteristiche tecniche, ma c’è da superarare le resistenze dell’Amministrazione comunale che opporrà il suo veto sul sito.

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