In attesa che il Tar si esprima sul ricorso del Comune di Albano contro il decreto rifiuti del duo Clini-Sottile, la notizia del giorno è la risposta della Regione alla missiva dei sindaci di bacino: lettera in cui si chiedono accertamenti urgenti sui pozzi spia della discarica. In pratica la Pisana ha deciso di mettere in campo una serie di iniziative che chiariscano “senza se e senza ma” le condizioni igienico-ambientali della zona di Roncigliano.
Con una doppia linea di azione relativa alla Pontina Ambiente. La prima sarà la produzione della documentazione conclusiva relativa ai pozzi in cui si erano riscontrati superamenti dei valori degli idrocarburi aromatici, e per questo oggetto della diffida da parte della Provincia, in cui si certifichi il superamento dell’emergenza”. Sarà poi una conferenza dei servizi, convocata dal Comune di Albano, a valutare l'ok del documento. La seconda linea è indirizzata “agli altri pozzi della discarica in cui il superamento è relativo a materiale metallico non necessariamente ascrivibile a attività antropica”.
La Regione dunque impone alla Pontina Ambiente di effettuare tutte le caratterizzazioni per “stabilire se la concentrazione dei metallici sia dovuta a caratteristiche del suolo anziché a attività umane industriali”. Capitolo ricorsi contro l'inceneritore: per la denuncia alla commissione Ue i legali di Albano e Pomezia stanno procedendo alla definizione dell'atto, mentre sul ricorso al Cedu “la conferenza dei sindaci – dicono da Palazzo Savelli – è ancora in attesa che lo studio legale che assiste i No-Inc trasmetta gli atti”.
Marco Montini