Restano gravissime le condizioni della guardia giurata che ieri sera ha sparato alla moglie uccidendola e ha poi tentato il suicidio.
L'uomo ancora in pericolo di vita ha superato l'intervento chirurgico al cervello a cui è stato sottoposto durante la notte all'ospedale San Camillo, dove è ricoverato in prognosi riservata.
Proseguono le indagini dei carabinieri di Ostia che hanno notificato all'uomo, una 42enne guardia giurata, un decreto d'arresto per omicidio nei confronti dell'ex moglie, una 41enne infermiera dell'ospedale Grassi di Ostia.
Ieri sera, poco prima delle venti, l'uomo ha inseguito l'ex moglie per diversi metri in auto, poi sul viadotto Nuttal le ha tagliato la strada e l'ha bloccata. Quindi le ha sparato almeno sei colpi con la pistola che aveva in dotazione, ha ripreso la marcia e alla fine si è sparato alla tempia.
La separazione dei due era stata costellata da diverse denunciate che avevano sporto l'uno nei confronti dell'altra. Maltrattamenti e non ottemperanza agli ordini del giudice, erano le contestazioni formulate negli esposti, ai quali non sono mai comunque stati allegati referti medici.
Sul posto sono giunti i carabinieri e ambulanze che hanno portato entrambi all'ospedale Grassi di Ostia. La donna, 41enne romana infermiera dell'ospedale Grassi di Ostia, è giunta senza vita. L'uomo, invece, è stato trasportato in gravissime condizioni all'ospedale San Camillo di Roma.
La coppia aveva due figlie, rispettivamente di sei e di dieci anni. Le piccole non erano in auto al momento della sparatoria. Ad allertare i militari della sparatoria un automobilista che ha assistito a tutta la dinamica omicidiaria: dalla discussione, all'inseguimento, ai due tentativi del vigilante di bloccare l'ex moglie, fino agli spari.