Sull’inquinamento a Valle Galeria il giudice venerdì ha rigettato la richiesta di archiviazione delle indagini sulla correlazione tra agenti inquinanti e patologie. Per il giudice esiste una «rilevante incidenza di tumori nell’area di Massimina-Diamante Casal Lumbroso» e ha indicato la necesstà di avviare le indagini sul territorio.
«È una grande vittoria per l’associazione e per tutte le persone che vivono e lavorano nella Valle Galeria – commenta Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici – Da parte nostra continuiamo la battaglia per garantire giustizia a tutti quei cittadini che si sono probabilmente ammalati a causa dell’inquinamento ambientale della zona».
Il giudice analizzando i rapporti dell''Ispra ha rilevato che le acque sotterranee di Malagrotta risultano compromesse: diversi sono i principali inquinanti e le fonti di origine, l’area è caratterizzata da una situazione critica di inquinamento atmosferico. Il giudice ha inoltre predisposto l''individuazione nominativa delle persone che vivono, hanno vissuto, o lavorano nella zona, che sono decedute o che si sono ammalate per patologie ipoteticamente collegabili a sostanze inquinanti».
Oltre all’individuazione, si legge ancora nella nota, «è stata richiesta anche l’acquisizione di informazioni relative a stile di vita, attività lavorativa, storia clinica e patologia di tali persone. Tutto ciò per verificare in maniera scientificamente provata l’esistenza di una causalità tra l’evento della morte/malattia e le sostanze contaminanti presenti nell''area. Le indagini riguarderanno anche la verifica dell’ipotesi di avvelenamento colposo delle acque destinate all’alimentazione e della contaminazione di suoli, che avrebbero determinato il decesso o la malattia dei residenti».