Roma, profanata la tomba di Rino Gaetano

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Profanata la tomba di Rino Gaetano. Un vero e proprio saccheggio, avvenuto probabilmente nella mattina di sabato 27 luglio quando non vi era l'usuale folla di amici e ammiratori: portati via pupazzetti, fiori e una preziosa chitarra di marmo, oltre al quaderno con i pensieri e le dediche dei fan. Alla base del gesto forse un tentativo d'estorsione, anche se le indagini si concentrano su possibili collezionisti senza scrupoli.

I ladri, armati di un attrezzo da carpientere, come riporta Il Messaggero «hanno divelto il perno con il quale era fissata alla lapide una chitarra in marmo e rubato la riproduzione dello strumento che la sorella di Rino, Anna, commissionò a un artista pregandolo di ispirarsi all’ukulele con il quale il cantautore crotonese si era esibito nel 1978 al Festival di Sanremo e in numerose apparizione televisive».

Nato a Crotone il 29 ottobre del 1950, perse la vita in un terribile incidente stradale all’alba del 2 giugno del 1981.  Fu trasportato in coma al policlinico dove però non c’era il reparto di traumatologia cranica. L’ospedale contattò diversi nosocomi romani per il trasferimento, ma non si riuscì a trovare un posto disponibile. Solo qualche settimana fa alla fermata bus Nomentana, altezza viale XXI Aprile un ammiratore segreto aveva lasciato una foto di Rino Gaetano proprio sull'albero dove si andò a schiantare con l'auto. Sulla pianta sono state incise due frasi: ciao Rino e i miei sogni d'anarchia.

Stc

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