Equitalia, dipendenti manipolavano versamenti Inps. La guardia di finanza indaga per corruzione.

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Perquisizioni in corso nelle sedi di Equitalia di Roma e Tivoli da parte della guardia di finanza. A quanto si apprende, le fiamme gialle sono all'interno degli uffici di alcuni funzionari.

L'inchiesta, diretta dalla Procura di Roma, ipotizza il reato di corruzione che coinvolgerebbe funzionari della società di riscossione. Gli indagati sono cinque. Si tratta dell'ex dirigente della società di Equitalia Sud, Roberto Da Massa, un dipendente, Salvatore Fedele, il commercialista, Domenico Ballo, l'imprenditore Romolo Gregori e un mediatore, tutti accusati di corruzione.

L'attività messa in piedi riguardava la gestione della rateizzazione dei tributi concessa, dietro compenso, a chi non aveva i requisiti, ma anche la possibilità di manipolare l'esecuzione immobiliare.

Inoltre, gli indagati riuscivano a far risultare come versati contributi Inps mai devoluti. Insomma, un gruppo di persone che sapeva dove mettere le mani per manomettere i sistemi di Equitalia e Inps.

L'indagine ha preso le mosse, nell'aprile scorso, dall'inchiesta che ha coinvolto la famiglia Roscioli, noti albergatori romani. Dal procedimento sono emersi elementi concreti sull'attività di Equitalia Sud. I fruitori dell'attività illecita erano cooperative e piccole aziende che traevano indubbio vantaggio a fronte del pagamento di cifre nell'ordine dei 1.000 euro.

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L'indagine, coordinata dai pm Maria Francesca Loy e Francesco Ciardi, si riferisce a fatti successi tra il 2011 e il 2012. Tra gli indagati non compare l'ex direttore regionale di Equitalia Lazio, Francesco Pasquini, che questa mattina, fanno sapere dalla Procura, ha subito ''solo'' la perquisizioni dei suoi uffici.

L'indagine è solo all'inizio ma, a quanto si apprende, i controlli in corso da parte degli inquirenti sono su un numero di soggetti coinvolti molto più ampio. Equitalia ha diffuso una nota in cui dichiara «che sta già collaborando con gli inquirenti affinché venga fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle eventuali responsabilità. A tal fine,  – continua la nota – rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari e procederà a porre in essere le opportune iniziative contro le eventuali responsabilità che emergeranno a carico dei dipendenti, a tutela della funzione pubblica dell'agente della riscossione e della propria immagine». (fonte Dire)

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