Dalle prime ore del mattino il Ros e il comando provinciale dei carabinieri di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica capitolina, stanno eseguendo due ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nei confronti di soggetti (sembra almeno altri tre) appartenenti alla struttura eversiva Federazione anarchica informale/Fronte rivoluzionario internazionale, ritenuti responsabili di una serie di attentati e danneggiamenti ai danni di istituti di credito, esercizi commerciali e sedi periferiche di Enel ed Eni, compiuti in provincia di Roma negli ultimi tre anni.
Sarebbero 13 le loro ''azioni'' tra il 2010 e il 2013 (attentati di Frascati, del 19 luglio 2012, in danno degli istituti di credito Unicredit e Bnl e sull'ordigno inesploso rinvenuto in occasione del fallito attentato dell'11 dicembre 2012, a Genzano di Roma, in danno della filiale della Banca di credito cooperativo G. Toniolo).
I reati di cui sono accusati i due arrestati sono associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico, atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi in concorso, furto aggravato in concorso, deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Nel medesimo contesto sono in corso delle perquisizioni in provincia di Roma, a carico appunto di ulteriori tre soggetti.
Nelle rivendicazioni, gli indagati, Gianluca Iacovacci, 29 anni di Frascati, e Adriano Antonacci, 26 anni di Genzano, entrambi incensurati e mai emersi in attività di settore, "riconoscono l'inutilità di ogni ''rivoluzione sociale'' per riformare la ''società''', privilegiando invece il ''percorso informale'' e ''l'azione diretta''; indicano come l'azione debba considerarsi espressione di solidarietà ai prigionieri, agli altri militanti della Fai e a chi lotta ''contro tutti i mostri tecnologici che devastano la Terra''; evidenziano il carattere ambientalista e animalista della propria lotta ''contro il dominio devastatore tecnologico e industriale per la liberazione totale''.