Dopo oltre quaranta anni d’attesa e tre anni di lavori, sabato gli abitanti del quartiere Appio Latino, tra via Satrico e via Vetulonia, celebreranno la prima liturgia eucaristica nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina da Siena, a via Populonia. L’occasione sarà offerta dalla messa di dedicazione che il cardinale vicario Agostino Vallini presiederà alle 16. Tra i concelebranti, il vescovo ausiliare del settore Est, monsignor Giuseppe Marciante, e il parroco don Humberto Gómez Giraldo, che guida questa comunità dal 2000.
«Sarà una festa per tutti gli abitanti del quartiere che aspettano questa chiesa da oltre quarant’anni. Infatti la parrocchia è sta eretta nel 1971- racconta don Humberto- ma l’edificazione del complesso ha trovato sin dagli inizi mille difficoltà. A iniziare dal terreno destinato alla costruzione, che risultò essere zona archeologica con vincolo paesaggistico. Così si cominciò a celebrare le funzioni religiose presso la cappella delle Suore della misericordia, mentre le attività pastorali e formative si svolgevano in alcuni prefabbricati collocati su un terreno donato al Vicariato dai padri marianisti. Il fatto che il luogo di culto e quello delle attività fossero separati è sempre stato un problema anche perché il quartiere è già di per sè diviso in due dal pesante traffico che dalla Piramide porta alla tangenziale est».
Il complesso parrocchiale di Santa Caterina da Siena è stato progettato dagli architetti Rosario ed Ernesto Maria Giuffrè. L’aula liturgica è concepita come un elemento che si inserisce all’interno del costruito lasciandolo vedere, tant’è che prende luce da una finestra a nastro che corre a tre metri di altezza e va su per altri tre metri, quasi fosse un matroneo. Simili a piazze gli spazi esterni del complesso: due sono sul tetto dell’edificio sacro, a cui si accede da una scalinata che parte direttamente da via Pupulonia. Dalla costruzione, in mattoni romani e intonaco, svetta il campanile a traliccio rosso.