Una protesta per fermare il degrado di Ponte Lucano e del Mausoleo dei Plauzi. L’iniziativa, con tanto di striscione messo in bellavista sul monumento, è partita nei giorni scorsi da l’Aquila e le Torri. “Abbiamo voluto evidenziare lo stato di completo degrado e abbandono che da anni caratterizza l’area – ha dichiarato Alessandro Petrini, fondatore della associazione -. Uno stato aggravato, peraltro, dalla costruzione di un vergognoso muro definito dalla cittadinanza proprio della vergogna”.
Ponte Lucano e il Mausoleo dei Plauzi sono monumenti importantissimi e ricchi di storia, basti pensare ai pittori di fama mondiale che decisero di raffigurarli nelle proprie opere; quello di Tivoli è un patrimonio culturale immenso, da far invidia a capitali europee, lasciatoci in eredità dai nostri antenati ma noi abbiamo ormai deciso di oltraggiare la loro memoria e le nostre radici non curandoci più di un’eredità che ci consentirebbe oltretutto di rivitalizzare l’economia tiburtina rilanciando il suo turismo”.
Già con la richiesta di riapertura della Rocca Pia, l’associazione ha cominciato la marcia in difesa delle risorse artistiche e culturali tiburtine, “l’obiettivo – continua Petrini – è appunto quello di scuotere le coscienze delle varie Istituzioni che potrebbero intervenire per risolvere la situazione, penso all’Ardis, all’Autorità di bacino, al Mibac e allo stesso Comune di Tivoli. La nostra iniziativa – conclude Alessandro Petrini – non si limita al solo striscione, infatti con il nostro riferimento in consiglio regionale Luca Gramazio, stiamo studiando un’interrogazione per capire cosa impedisca di mettere mano su quel sito, perfettamente consapevoli che non siamo i soli ad essere intervenuti per smuovere qualcosa su questa situazione”.
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