Tivoli, rifiuti speciali nei cassonetti. Allarme inquinamento

I sindacati denunciano scarsi controlli nel conferimento. «Alcuni lavoratori sono stati contaminati». Domani la protesta

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CASSONETTI TIVOLI

Il caso ha raggiunto già la procura di Tivoli ma sembra che va avanti già da qualche tempo. Per questo USB ASA sarà giovedì in piazza con un presidio davanti la sede aziendale, per protestare «contro il totale silenzio dell’Azienda su tutta una serie di problemi legati alla sicurezza dei lavoratori e alla salute dei cittadini».

«E’ da oltre un mese – dichiara Maria Teresa Pascucci dell’esecutivo regionale USB – che i delegati RSU, eletti nel mese di novembre nella lista USB, hanno richiesto un incontro urgente con l’Azienda perché non possono più far fronte alle difficoltà che incontrano quotidianamente, che oltre a mettere seriamente a repentaglio la loro sicurezza, creano problemi alla cittadinanza che spesso addossa ai lavoratori la responsabilità  dello stato indecente in cui si trova il territorio di Tivoli, tanto da aver subito anche aggressioni fisiche.

Sono proprio i lavoratori ASA invece, – continua la rappresentante USB –  vittime quanto i cittadini di una gestione disastrosa, a farsi carico di rivendicare per sé e per tutti il rispetto delle norme sulla sicurezza e  il diritto alla  salute, poiché non si accontentano più delle false promesse dell’Azienda e del Commissario prefettizio sul nuovo piano industriale e l’avvio della raccolta porta a porta. Al contrario – denuncia Pascucci – con la scusa di dover attendere la nuova organizzazione, si opera con mezzi inadeguati e cassonetti rotti, i lavoratori devono lavarsi gli indumenti di lavoro a casa, effettuano la raccolta dei cartoni rischiando la loro sicurezza e creando disagi alla cittadinanza, hanno spogliatoi inadeguati privi di acqua potabile.

Ma quel che è peggio sono costretti a subire le conseguenze di un servizio effettuato senza controlli sul territorio, tanto da averci indotto a segnalare alla Procura e alla altre autorità competenti il conferimento nei cassonetti di rifiuti speciali, sanitari e cimiteriali, che hanno contaminato gli operatori addetti alla raccolta. Da domani – conclude Pascucci – inizia un percorso con cui i lavoratori intendono costruire una nuova alleanza con i cittadini per difendere il servizio pubblico».

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