Acilia e Dragona sprofondano nel degrado ma nessuno se ne accorge. Questa volta è il solito canneto in un’area abbandonata a nascondere non le consuete baracche ma una vera e propria discarica di materiali abbandonati, rifiuti e avanzi di case improvvisate in legno. Il piccolo pezzo di terra si trova in un’area recintata priva di altre costruzioni, nella zona industriale nei pressi del cavalcavia della ex Prosider.
UN TOMBINO APERTO E PROFONDO – All’interno della area quale si vede peraltro un tombino profondo e aperto privo di ogni copertura. Addentrandosi però tra le fronde delle canne appena cresciute si scopre l’incredibile: forse era un vecchio insediamento di zingari, forse di disperati senza fissa dimora. Quello che si vede dà un’impressione di assoluto degrado, specie se si pensa che l’ex baraccopoli è a un passo dalla via del Mare e via dei Romagnoli. La fitta vegetazione impedisce di vedere la massa di rifiuti, ma la telecamera che si addentra non lascia spazio a ipotesi: buste di plastica, vecchie valige, bottiglie di plastica e contenitori di detersivi, cartoni, qualche poltrona, tanti pezzi di legno e ondulati (forse con amianto= insieme a veri mucchi di immondizie sono lo squallido panorama che si è presentato agli occhi dell’operatore.
MATERASSI AMMUFFITI E VECCHI MOBILI – Si vedono chiaramente i resti delle baracche una volta serviti ad ospitare delle famiglie, con materassi ammuffiti e resti di giochi per bambini. In quella parte il canneto non cresce più, ma le canne sono state utilizzate per rinforzare i cartoni e fare una parete o una parte di un tetto della baracca. Un vecchio frigo arrugginito usato come armadio, un pezzo di credenza con lo sportello ancora aperto, persino delle canne ancora non estirpate e unite tra loro a creare una struttura. Insomma, un degrado devastante ad Acilia a due passi dalla strada e da edifici quotidianamente frequentati dai cittadini: chi pensa che le cose debbano restare così ha davvero a cuore il decoro del territorio? O non sarebbe meglio una rapida messa in sicurezza dell’area?
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