“Gay al rogo”, all’infernetto scritte razziste su muro scuola

Cancellate nel primo pomeriggio da una squadra dell'Ama. I cittadini condannano il gesto ma non vogliono alimentare polemiche

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Inciviltà, delusione, amarezza. Sono tanti i segnali di disagio per la scritta anti gay che recitava “Gay al rogo” apparsa sul muro di cinta della scuola Mozart di via Cilea del quartiere dell’Infernetto a Roma. I cittadini reagiscono mostrando amarezza verso un gesto dettato da tanta ignoranza e commentano sui social network l’episodio scoperto questa mattina.

GRANDE SCRITTA SUL MURO DELLA SCUOLA – La grande scritta, fatta con la bomboletta nera di prima mattina sullo sfondo gialle del muro già sporcato in precedenza è stata rimossa nel primissimo pomeriggio dagli operatori dell’Ama, dopo i reclami e le segnalazioni dei cittadini a municipio e comune che hanno comunque preferito evitare le polemiche per dare minore visibilità possibile a chi ha voluto lanciare questa provocazione. Le autorità comunali dal canto loro non se lo sono fatto dire due volte, e il presidente del Municipio Andrea Tassone ha spiegato in tarda mattinata: “Ho dato mandato alla Sezione Pics della Polizia locale di Roma Capitale di intervenire attraverso una squadra dell’Ama Linea Decoro, per rimuovere l’ignobile scritta che e’ comparsa sul muro di recinzione della scuola Mozart, in via Cilea all’Infernetto.  Faccio appello alla mia comunita’ affinche’ non si smetta mai di parlare in famiglia cosi’ come negli istituti scolastici, per la ferma condanna dell’omofobia”.

LE PAROLE DEL SINDACO IGNAZIO MARINO – Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Marino che ha dichiarato: ““La scritta omofoba comparsa sui muri di una scuola all’Infernetto è una offesa a tutti i romani. Per questo ho chiesto che venisse immediatamente cancellata. Ora quelle parole sono scomparse ma resta il problema di tenere alta la guardia contro l’omofobia e ogni discriminazione. Ho apprezzato la reazione dei genitori della scuola e la loro volontà di azzerare gli insulti e le minacce, credo che questo sia un dovere che spetta in primo luogo alle istituzioni, che devono essere in prima linea accanto ai cittadini”.

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