Ponte di Fidene, il display di Ignazio Marino si rompe dopo due giorni

Il primo cittadino con l'assessore Pucci all'inaugurazione dei lavori in corso. Polemiche dall'ex minisindaco Bonelli

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Poco che si faccia è sempre qualcosa, e lo sa bene l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Pucci che ad ogni toppa di manto stradale non si risparmia in annunci e comunicati dai contenuti ‘epocali’. Questa volta l’assessore annuncia l’ennesima meraviglia. Da 130 a 128. Due giorni invece di quattro mesi è durato il countdown elettronico avviato domenica da Ignazio Marino e dallo stesso Pucci per il conto alla rovescia verso l’inaugurazione del ponte di collegamento tra Fidene e Villa Spada nel III Municipio.

Il cartello, apposto sul cantiere aperto ormai da diversi mesi, doveva scandire i giorni mancanti fino al 15 ottobre, data prevista per il taglio di nastro dell’opera costata oltre 4 milioni di euro e attesa da almeno 15 anni dai residenti della zona, con l’obiettivo di migliorare il collegamento fra i due quartieri oggi limitato a un piccolo ponte a senso unico alternato che supera la ”ferita urbana” dei binari della linea ferroviaria per Fiumicino e Orte. Ma l’immagine di rapidità ed efficienza che l’assessore ha voluto dare non convince Cristiano Bonelli, capogruppo Ncd del III Municipio Montesacro ed ex minisindaco che scrive «il sindaco Marino può venire a Fidene, uno dei tanti quartieri a lui sconosciuti, altre 20 volte di nascosto come ha fatto domenica scorsa, ma non pensi di poter prendere in giro i residenti di Fidene e Villa Spada come sta provando a fare.»

In effetti è da decenni che si parla di questo ponte il cui progetto fu uno dei vanti della passata amministrazione Alemanno. Fu infatti allora che i fondi disponibili all’opera furono sbloccati dopo aver definito tutte le procedure che hanno consentito di avviare l’inizio dei lavori. Quindi secondo il consigliere domenica scorsa Marino si sarebbe inventata una ”inaugurazione dei lavori in corso”. «Iniziativa anomala se non bizzarra per far credere alla stampa che è stata l’attuale Amministrazione a volere la realizzazione del ponte.»  La scusa della velocissima visita del Sindaco è stata quella del cartello elettronico che ha attivato il countdown che fra l’altro, dopo appena 24 ore non era più in funzione.

Per fare un pò di folla Marino decide di avvisare last minute «un gruppo ristretto di affezionatissimi Pd e raggiunta la ridicola somma di 20 fedelissimi in fretta e furia (per paura della ormai costante contestazione che lo segue ovunque) dichiara che: ”Vogliamo dimostrare ai noi stessi ed ai romani che siamo persone che sanno fare con diligenza il proprio lavoro di amministratori”.»  Insomma il Bonelli non si capacita delle affermazioni del sindaco per un’opera progettata durante la Giunta Veltroni e sbloccata ed avviata durante quella di Alemanno. Sport, ahinoi, praticato anche da Alemanno che non perdeva occasione per inaugurare opere progettate e decise da Veltroni. Si rassegni dunque Bonelli e si accontenti del fatto che almeno i lavori del ponticello sono finiti e ricordi che a Roma per vedere la conclusione di qualche opera talora debbono passare almeno tre o quattro sindaci.

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