L’Amministrazione di Albano riparte dal fallimento della politica sui rifiuti. A distanza di cinque anni dalle promesse del neo rieletto sindaco Marini poco o nulla sembra essere cambiato in città. Innanzitutto, notizia di questi giorni, con l’arrivo del caldo sono tornati i problemi sanitari nell’area della discarica di Roncigliano.
LE “PUZZE” – I gabbiani sono tornati a volare in questo quartiere dimenticato da tutti e qui non siamo certo al mare o in un’area verde. Siamo in una delle discariche più grandi della regione dove i rifiuti giorno dopo giorno continuano ad accumularsi. Altro che chiusura, di questo passo, secondo le associazioni, potrebbe esserci bisogno addirittura di un nuovo invaso. Le ultime notizie non sono certo rassicuranti. «Da un recente sopralluogo che abbiamo effettuato con l’utilizzo anche di droni -spiega Daniele Castri, referente del NoInc di Albano – abbiamo potuto verificare che il settimo invaso si sta rapidamente esaurendo oltre i termini previsti dalle istituzioni. Sono rimasti 4,5 metri circa, poi saremo al completo. Inoltre – aggiunge Castri – sono tornati i forti odori, esattamente come 5 anni fa, un segnale allarmante visto che in questo sito ci dovrebbero essere solo rifiuti trattati».
Qualche giorno fa qualcuno ha organizzato anche un sit in improvvisato per far sentire la propria voce. Di certo da queste parti nessuno è soddisfatto dell’opera del sindaco. Il Comune che doveva dare il buon esempio sulla raccolta differenziata ha fallito in tutti i suoi obiettivi. Se a Genzano, ad esempio, si viaggia su percentuali vicine al 70%, ad Albano, stando alle stime dell’associazione NoInc, saremmo fermi poco sopra il 20% sul totale. Sulla questione abbiamo provato ad ascoltare anche l’opinione del sindaco Marini, il quale smentisce i dati e si riserva di inviare una nota stampa dettagliata di risposta. Non ci resta che attendere.
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