Una volta ora il paradiso degli ortolani, poi arrivò la pista ciclabile, quindi la stazione Val d’Ala e poi, alla fine dello scorso anno, le recinzioni di nuovi orti, le baracche e la tendopoli. La vita su quell’argine dell’Aniene al confine con il quartiere di Conca D’Oro è stata sempre intensa negli ultimi anni, ma dopo la nascita del Parco delle Valli ogni fatto che accresceva il degrado ha avuto un impatto sempre maggiore. La baraccopoli nata nei mesi scorsi sorta in inverno su quei prati tra l’argine del fiume e la stazione fantasma ormai chiusa dalle Ferrovie non era proprio andato giù ai cittadini che in quell’area andavano a correre o in bicicletta. Un problema nel problema per un territorio del III municipio che ancora fa fatica a uscire dalla sua condizione di eterna periferia.
VIA 37 BARACCHE – L’intervento di martedì è partito alle 8.00 della mattina ed è stato coordinato da municipio, agenti dello SPE del Vigili urbani e del gruppo Nomentano assieme a personale del Gabinetto del Sindaco, guardiaparco e personale AMA. Sul posto anche personale di Roma Natura, l’Ente Regionale per la Gestione del Sistema delle Aree Naturali Protette nel Comune di Roma. Sono state individuate 37 baracche seminascoste dalle canne e dalla vegetazione erbosa e sgomberate alcune famiglie note alle autorità locali che verranno prese in carico dall’assessorato ai servizi sociali per non essere divise e trovare una sistemazione più dignitosa. Le baracche avevano al loro interno effetti personali, materassi, vestiti ma anche attrezzature per cucinare, bracieri e vettovaglie.
IL PRESIDENTE MARCHIONNE – Lo sgombero di oggi segue quello dell’estate scorsa, fortemente voluto dal presidente del III Municipio Paolo Marchionne che a Cinquequotidiano ha spiegato: “Quello di un anno fa è stato un intervento duraturo all’interno della zona del parco. Oggi facciamo un passo avanti sulla situazione di Val d’Ala dove è stato più difficile mantenere una situazione decorosa. In questi mesi siamo comunque riusciti ad evitare l’ingresso di mezzi che utilizzavano l’area come una discarica abusiva” – ha spiegato il presidente Marchionne. “Il vero tema ora è la sorveglianza, per garantire la durata nel tempo dell’intervento: per questo abbiamo messo in campo tutte le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri, Forestale, Guardaparco di Roma Natura e ovviamente la Polizia locale perché questa estate ci sia una vigilanza continua, anche con polizia e carabinieri a cavallo come avviene nei grandi parchi della Capitale. Poi chiameremo a raccolta tutte le associazioni civiche e di volontariato che sono sul territorio”.
OPERAZIONI TUTTA LA MATTINA – Intanto il personale Ama si sta occupando della distruzione delle baracche e delle tende: il tutto verrà convogliato alle discariche. Le persone trovate sul posto, rumeni di etnia rom, erano circa 30 con 6 minori. Le operazioni si sono svolte per tutta la mattinata e sono proseguite fino al completo sgombero del parco.
Sulla vicenda è intervenuta duramnete l’associazione 21 luglio che ha criticato la politica comunale degli sgomberi, 54 solo nei primi sei mesi del 2015, e il mancato rispetto delle regole: “L”azione si configura ancora una volta in violazione degli standard previsti dal diritto internazionale in materia di sgomberi. Nessuna notifica dello sgombero, ne” verbale ne” scritta, e” stata consegnata alla comunita” e nessuna soluzione alternativa abitativa adeguata e” stata offerta alle famiglie rimaste da oggi all”addiaccio”.”Siamo estremamente preoccupati dell”incapacita” di questa Amministrazione di comprendere e gestire la questione degli insediamenti informali nella Capitale” – hanno concluso i rappresentanti dell’associazione.
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