“La pulizia del guano, rilasciato dagli storni sul Lungotevere e a Trastevere sta diventando un problema serio per i romani e per i turisti in visita nella nostra città. E l’Amministrazione che fa? Invece di trovare le risorse necessarie per pulire tempestivamente le zone interessate, avvolte da un odore nauseabondo e con il pericolo di cadute per i passanti e i ciclisti, collauda un metodo che sembra preso da un film d’epoca medioevale: cinque falchi per ”fare la guerra” agli uccelli.
Condividiamo le obiezioni della Lav che ha considerato l’iniziativa come ”Un ritorno al passato, tanto inutile quanto barbaro, perchè l’addestramento dei falchi, oltre a non costituire una soluzione per regolare la presenza degli storni, si basa sul grave maltrattamento al quale sono sottoposti questi rapaci sin da piccolissimi”. Chiediamo al dipartimento all’Ambiente di fermare immediatamente la ”sperimentazione” che non ha mai funzionato neppure negli aeroporti.
La pulizia tempestiva delle zone interessate rimane l’unica soluzione. E’ vero che il Comune batte cassa, ma invece di spendere 35 mila euro per due alberi di Natale, forse sarebbe stato meglio dirottare quelle risorse per la pulizia quotidiana delle deiezioni dei volatili. Tra l’altro le stesse strade sono piene di foglie dei platani non ancora raccolte che, nel caso di piogge anche poco intense, ottureranno le vie di sfogo dell’acqua potendo causare allagamenti e disagi per gli automobilisti”. Così in un comunicato il portavoce dei Verdi di Roma Gianfranco Mascia.
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