Oggi tiene banco la questione aeroporti. La pubblicazione di uno studio sugli effetti del rumore sulla popolazione residente ha riacceso il dibattito sulla questione dei voli low cost. L’analisi fatta dall’istituto Cristal sottolinea una preoccupante associazione tra esposizione al rumore e livelli di pressione arteriosa.
Particolarmente allarmante la situazione di Ciampino, dove gli aerei passano a soli 30 metri dalle case. 35mila residenti tra Ciampino, Marino e il Municipio VII sarebbero in pericolo. Ad esempio presso la postazione posizionata nell’abitato di Ciampino la pista è stato calcolato un superamento del valore Lva di 2,5 db rispetto al limite di legge. In una postazione sistemata al di fuori della zonizzazione acustica aeroportuale e localizzata in un edificio scolastico, si sono riscontrati costanti superamenti dei limiti della classificazione acustica comunale. In particolare ci sono stati superamenti maggiori di 10 db nel periodo diurno e maggiori di 12 db nel periodo notturno. Rispetto al gruppo di riferimento, le persone residenti in zone in cui l’impatto del rumore aeroportuale è superiore ai 65 db mostrano un sensibile aumento dei livelli di pressione sistolica.
Il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi ha annunciato (l’atteso) trasloco dei voli low cost a Fiumicino. Il Leonardo da Vinci si è detto disposto ad accoglierli ma soltanto a partire dal 2021, quando verrà completata la quarta pista. Da Ciampino e Marino chiedono però di accelerare e progressivamente diminuire i voli. Non la pensa così il sindaco di Fiumicino che condivide il problema di Ciampino ma dice che «non può essere a danno di un’altra città».
Bisogna trovare dunque un altro posto diverso da Ciampino e da Fiumicino. Sì ma con Viterbo e Frosinone ormai fuorigioco dove si può andare?