Resa dei conti sulle mense scolastiche di Ardea e Pomezia

Il Codacons chiede un intervento dell'ufficio scolastico regionale. I genitori non accettano alcuna imposizione

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La polemica sulla gestione delle mense scolastiche a Pomezia ed Ardea arriva all’ufficio scolastico regionale. Il Codacons ha richiesto un parere dopo le numerose proteste da parte dei genitori che vorrebbero poter portare il pranzo per i loro bambini da casa visto il consistente aumento dei prezzi.

«I genitori degli alunni si vedono costretti a sottoscrivere il contratto con la società Consorzio Nazionale Servizi per il Comune di Pomezia e con la società Sodexo Italia Spa per il Comune di Ardea per permettere ai loro figli di mangiare a scuola e proseguire poi le lezioni pomeridiane, in quanto altrimenti viene negato il diritto di usufruire del tempo pieno e quindi anche delle lezioni nel pomeriggio” – scrivono dal Codacons –

E’ appena il caso di aggiungere che i ns. assistiti all’inizio dell’anno scolastico optavano per il tempo pieno e che il sostanziale cambiamento del modulo, con riduzione dell’orario scolastico, veniva prospettato, inaudita altera parte,  a coloro che usufruiscono della mensa; e questo nel corso dell’anno e senza alcuna preventiva informativa». L’associazione a difesa dei consumatori sottolinea il fatto che «ai genitori non verrebbe lasciata alcuna scelta, se non quella di accettare quanto loro imposto dall’alto, considerato che è loro vietato fornire direttamente il pasto ai propri bambini».

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