Roma, Ignazio Marino dimentica La Rustica: lettera dai cittadini

Il comitato di quartiere, con venti anni di attività, chiede più attenzione per lavori che potrebbero partire subito

0
567

Una lettera aperta per denunciare una situazione di abbandono che non cambia: La Rustica, ormai ex borgata di Roma tra Tor Sapienza, il raccordo e l’autostrada per l’Abruzzo, ha cercato negli anni di trasformarsi sempre più in un vero quartiere di Roma, nonostante i tanti problemi derivanti dall’essere in periferia e lontano da grandi vie di comunicazione urbana. Ma oltre agli sforzi dei suoi cittadini che da più di venti anni si battono in un comitato di quartiere molto attivo, dal Comune sempre poco ascolto e interventi a rilento. Alcuni risultati sono stati ottenuti negli anni, ma i cittadini che hanno votato con entusiasmo il sindaco Ignazio Marino ora si dicono un po’ delusi per non essere ancora stati ascoltati dalla nuova amministrazione.

Così i cittadini autorganizzati hanno scritto una lettera aperta al sindaco di cui riportiamo ampi stralci: «Lei non è stato da meno; impegni, promesse, ma poi alla prova dei fatti dobbiamo rimboccarci le maniche» e ricordano: «Ci crede che dalla data di insediamento della Sua Giunta non siamo mai stai ricevuti, nonostante ripetuti solleciti? I rapporti con l’Amministrazione da Lei rappresentata si sono limitati al solo Municipio, tanta buona volontà da parte del Presidente Palmieri e di alcuni dei suoi collaboratori, ma alla prova dei fatti tutto fumo !». Insomma, non basta nemmeno il fatto che il vicesindaco (e ex assessore alle periferie nella giunta Veltroni) Luigi Nieri sia un abitante della zona ad ottenere un po’ di attenzione, considerando anche le richieste molto chiare fatte nella missiva. «Siamo un quartiere anomalo, non chiediamo soldi, pensi un po! Quel che c’è da fare a La Rustica è tutto finanziato da tanti, troppi anni, basta “solo” farlo !!! Più di dieci anni fa il quartiere è stato martoriato con anni di estenuanti cantieri per la realizzazione della linea TAV Roma- Napoli. Oltre 10 milioni di euro di opere, cosiddette compensative del disagio subìto ancora attendono di essere spesi ! Cosa aspettiamo?»

«O vuole risponderci anche Lei, alla fine del suo mandato, che questo o quel cavillo burocratico hanno impedito a La Rustica l’allargamento di via Vertunni, il ricongiungimento di via Galatea, l’adeguamento di va Collatina? Sono sempre più insistenti le voci di tentativi più o meno espliciti di mettere le mani sui fondi delle opere compensative TAV. Sindaco, quei soldi non si toccano, sono per La Rustica, si sbrighi ad impegnarli, ad indire le gare d’appalto, a fare gli espropri, non c’è più tempo ! La TAV, molto croce e poco delizia del quartiere, ha comunque portato la fermata del treno metropolitano della linea FR2. Uno scatolato di cemento armato, rifugio di sbandati, teppisti e vandali che stanno distruggendo tutto, mettendo a repentaglio l’incolumità dei fruitori. Da quando c’è Lei il servizio di guardiania è stato soppresso, i teppisti sono tornati e con essi la paura ad andare a prendere il treno». E poi elencano uno ad uno gli altri problemi: dal Punto Verde Qualità nel parco “Fabio Montagna”, il Piazzale antistante la scuola di via Aretusa lasciato “tra polvere e fango”, i locali commerciali sulla nuova piazza privi di un bando di assegnazione e per finire  il ricongiungimento di via Damone su via Naide. Insomma un lungo “cahier de doleance” che con grande lucidità il comitato sottopone al sindaco, in attesa di una visita, una risposta, un solo segnale di interesse per il loro territorio.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI CINQUE QUOTIDIANO

[wpmlsubscribe list=”9″]

 

È SUCCESSO OGGI...