Colosseo a rischio crollo: alla vigilia della visita del presidente americano a Roma i cittadini scrivono a Obama e a Matteo Renzi e chiedono il blocco dei lavori della metro C all’interno del parco archeologico più bello del mondo. Questa la notizia alla vigilia della visita del presidente americano dopo i continui appelli, le richieste di modifica dei lavori, di sospensioni dei progetti. Ora i cittadini tentano la carta di una petizione e di un appello ai massimi livelli: «Il Colosseo è a rischio crollo, bloccate subito i lavori della Metro C»: hanno scritto alcuni esperti in una lettera datata 24 marzo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
APPELLO A RENZI E OBAMA – Appello girato all’ambasciatore degli Stati Uniti e, per conoscenza, addirittura al Presidente Barack Obama, affinchè se ne faccia portavoce in vista del suo prossimo viaggio a Roma. A dimostrare il pericolo i crolli già avvenuti e studi approfonditi dei terreni sottostanti al monumento, particolarmente fragili e a rischio di alluvione poiché percorsi da falde sotterranee. L’appello, sottoscritto da numerosi esperti, è siglato dagli Architetti Giannone e Tamburrino ed è in corso una petizione a livello mondiale sul sito www.change.org. Si fa riferimento in particolare alla “Unesco Petition to World Heritage Committee-UNESCO “The Role of CULTURE AND PROTECTION OF ARCHEOLOGICAL SITE “ROMAN FORUM” “WORLD HERITAGE SITE IN ROME” che nel 16 luglio 2013 ricevette I’immediato riscontro dello Staff della White House.
PETIZIONE SU CHANGE.ORG – La lettera continua così: «In occasione dell’imminente visita del Colosseo da parte del Presidente Barack Obama, a nome e per conto dei Cittadini (italiani e non) che su www.change.org da tutto il mondo hanno firmato la petizione» dell’Unesco «sono certa che Lei, Egregio Premier Renzi, e Lei, Egregio Ambasciatore John R. Phillips, abbiate già informato il Signor Presidente Barack Obama in merito alla necessità di esternare a tutti gti Organi di Governo Italiani ed Europei (net corso del prossimo incontro che avrà luogo a Roma) i timori per i pericoli che corre l’Anfiteatro Flavio». «I crolli e le lesioni, che hanno richiesto gli importanti interventi di restauro attualmente in corso, rischiano addirittura di proseguire in modo più grave, irreversibile e repentino, con danno per il monumento e pericolo per la moltitudine di persone che lo vengono a visitare ogni giorno da ogni dove».
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