Basta un viaggio nella metro B, e un salto nel nuovo ramo della B1, per scoprire che i tornelli non sono affatto impenetrabili: non solo entrare senza biglietto è possibile, ma i tanti tornelli rotti offrono la possibilità di entrare e uscire senza controllo. Quando poi il tornello in entrata non funziona si creano file all’accesso, con il rischio di perdere il treno in partenza.
TORNELLO ALBERO DI NATALE – Ecco allora una piccola galleria assai rappresentativa della situazione. Alla fermata-capolinea di Conca D’Oro ci accoglie un tornello-albero di natale, con ghirlande e nastri bianco rossi a bloccare il passaggio e segnalare il guasto. Per terra anche il segnale del pavimento bagnato, che ovviamente bagnato non è: ma l’improvvisazione regna sovrana. Al tornello accanto mezzo tornello si rifiuta di funzionare: così tutti possono con un po’ di impegno, almeno i meno grassi, passare senza fare il biglietto. Altrove (nella foto la stazione di Saxa Rubra-Rai del trenino per Viterbo) qualche teppista ha deciso di spaccarli del tutto i vetri, eliminando alla radicali fastidioso problema del tornello (e del biglietto).
TORNELLI ROTTI NON SEGNALATI – Anche dove c’è grande passaggio come alla metro B Piramide ne succedono diverse: il tornello è spento, ma come in questo caso, non viene neanche segnalato, creando code e perdite di tempo. Altrove si improvvisa un segnale con il solito nastro bianco rosso, mentre anche in uscita la barra dei tornelli è abbassata, non si sa se perché distrutta o per il meccanismo rotto. Un’altra fermata frequentatissima come quella di Policlinico non è da meno: ancora una strisciolina di nastro bianco rosso, e a completare il catalogo dei segnali improvvisati, un bellissimo estintore con carrello per dire, senza parole (come noi), che qui non si può passare.
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