“Valutate tutte le condizioni meteo e gli attuali rischi idrogeologici, dopo aver sentito la Protezione Civile Regionale e il Prefetto di Roma, ho avuto conferma che l’emergenza maltempo da codice rosso sta lentamente passando a codice arancione. È in atto, quindi, un graduale miglioramento delle condizioni meteo anche se parliamo ancora di un elevato livello di allerta che continueremo a monitorare con grande attenzione. Nel frattempo, salvo imprevisti e cambiamenti dell’ultima ora, ho dato mandato ai miei uffici di avvisare i dirigenti scolastici, il personale docente e non docente, per riaprire tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi asili nido e scuole materne di tutto il territorio del Comune di Fiumicino già per la giornata di domani. Insieme al delegato della Protezione civile comunale Alfredo Diorio e all’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Caroccia sempre stamattina ho effettuato un sopralluogo a Isola Sacra e nelle zone del territorio più soggette ad allagamenti per verificare lo stato dei canali e delle strade e all’impianto delle idrovore del Consorzio di bonifica. Proprio qui il Consorzio, in via cautelativa accanto all’impianto già esistente, ha installato una nuova idrovora. In totale sarà possibile aspirare 3000 litri di acqua al secondo”.
I DANNI ECONOMICI – La chiusura delle scuole a seguito dell’allerta meteo sta provocando ingenti disagi alle famiglie di Roma e provincia, e un danno per la collettività stimato in almeno 5 milioni di euro. Lo denuncia il Codacons, che torna ad attaccare la decisione della Prefettura.
“Il provvedimento sembra rispondere più alla logica della paura che ad una reale esigenza – spiega il Presidente Carlo Rienzi – Siccome si ha timore di allagamenti e problemi di viabilità legati ai temporali, si crede di poter evitare i disagi e limitare le conseguenze chiudendo le scuole ed invitando i cittadini a rimanere a casa. Ma tale misura sta provocando problemi di altri tipo alle famiglie di Roma e provincia: si pensi a quei genitori che, non sapendo a chi affidare i propri figli, sono stati costretti a prendere permessi, ferie o a ricorrere ad una baby sitter a pagamento nelle ore di chiusura degli istituti scolastici. Per non parlare della minore produttività legata alle assenze sul lavoro. Un danno per la città che il Codacons stima in almeno 5 milioni di euro”.
“Tutto ciò sarebbe stato evitabile attraverso una attenta opera di prevenzione e una corretta manutenzione sul fronte di tombini, fogne, sottopassi, strade, stazioni metro, ecc., in grado di evitare allagamenti, interruzione dei trasporti, e tutti i soliti disagi che si registrano nella capitale al primo temporale” – conclude Rienzi.