Metro C Roma, ispezione shock del Codacons

Nel giorno dell'inaugurazione l'associazione ha fatto un sopralluogo nell'area. Polemiche

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Il Codacons ha realizzato oggi un’ispezione sulla Metro C, verificando il funzionamento della nuova linea e di tutte le infrastrutture ad essa collegate.
Una situazione di particolare pericolosità si registra presso il capolinea di Monte Compatri-Pantano – denuncia l’associazione – Fuori da tale stazione, infatti, per raggiungere l’altro lato della strada (via Casilina) gli utenti sono costretti ad utilizzare strisce pedonali “invisibili”, ossia quasi cancellate del tutto dall’asfalto, nonostante le automobili in tale tratto sfreccino a velocità sostenute. Una situazione di evidente pericolo per i cittadini, che avrebbe dovuto essere risolta prima dell’inaugurazione della linea.

LA DENUNCIA – A bordo dei vagoni il Codacons ha inoltre registrato alcune criticità: i sedili per i passeggeri non appaiono particolarmente confortevoli: le sedute sono infatti eccessivamente rigide con conseguenze negative per la schiena, e lo spazio per le gambe limitato, così da non far brillare per comodità i nuovi treni. Gli utenti intervistati dall’associazione hanno poi segnalato l’eccessivo caldo all’interno delle carrozze, nonostante i treni siano tutti climatizzati.
Il Codacons ha poi rilevato come, presso la stazione di Grotte Celoni, l’ascensore che porta all’ingresso della stazione fosse oggi fuori uso e chiuso al pubblico, al pari di una scala mobile installata presso la medesima fermata.
“Chiediamo al Comune di intervenire per eliminare tutte le situazioni di disagio o di pericolo per i passeggeri della nuova linea – afferma il Presidente Carlo Renzi – Problemi come quello di Pantano avrebbero dovuto essere risolti ben prima dell’apertura della Metro C, dotando la stazione di infrastrutture adatte ad una metro di nuova generazione”.

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