Tutti gli ospiti del centro di accoglienza per richiedenti asilo di Tor Sapienza sono stati trasferiti in altre strutture della Capitale. Lo conferma una operatrice della cooperativa ”Un sorriso”, che gestisce il centro del quartiere alla periferia est di Roma vittima nei giorni scorsi di aggressioni da parte dei cittadini. La situazione e” precipitata nella mattinata di oggi, quando l”edificio di via Giorgio Morandi e” stato fatto oggetto di lanci di bottiglie e di altri oggetti da parte di non meglio identificati residenti del quartiere, atti che hanno determinato la decisione di evitare ulteriori tensioni, presa in accordo con lo staff dell”assessorato comunale alle Politiche sociali. “Si tratta di un trasferimento e non di uno sgombero- precisa l”assessorato- pianificato per evitare il generarsi di altri incidenti e per far tornare rapidamente la calma”. La nuova aggressione era avvenuta dopo che era trascorsa la prima notte tranquilla attorno al centro, seguita a un presidio quasi deserto ieri sera, caratterizzato invece da una cospicua presenza delle forze dell”ordine. (Dire-Redattore sociale)
POLEMICA _ “Sui centri per i rifugiati che si trovano al momento solo in periferia, come a Tor Sapienza, deve intervenire la politica, ricordo pero” che la gestione dei centri per i rifugiati segue i protocolli europei. Ribadendo che abbiamo il dovere civile ed etico di accogliere coloro che fuggono dalla guerra e da persecuzioni, per distribuire la presenza in ogni territorio della citta”, la mia proposta e” di utilizzare le caserme: edifici che si trovano dunque anche nel centro di Roma”. Cosi” Fabrizio Panecaldo (Pd), coordinatore della maggioranza in Consiglio di Roma Capitale, ai microfoni di Radio Popolare Roma.
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