Roma, allarme legionella nell’acqua. La denuncia della Corte d’Appello

«Durante controlli di routine abbiamo trovato nell'impianto di dolcificazione dell'acqua presenza elevata del batterio della legionella»

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Comune di Roma, allarme ingiustificato per l'acqua inquinata

Dopo Milano l’allarme legionella arriva anche nella capitale, in particolare nella corte d’Appello di Roma. Corte d’appello di Roma. A confermarlo il presidente Luciano Panzani nel corso di un’assemblea indetta con i dipendenti. «Durante controlli di routine – ha detto Panzani – abbiamo trovato nell’impianto di dolcificazione dell’acqua presenza elevata del batterio della legionella».

LA LEGIONELLA – La legionella  è un genere di batteri gram-negativi aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie, suddivise in 71 sierotipi. Quella più pericolosa, a cui sono stati collegati circa il 90% dei casi di legionellosi, è L. pneumophila. L’uomo contrae l’infezione attraverso aerosol, cioè quando inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri; quando questa entra a contatto con i polmoni di soggetti a rischio, insorge l’infezione polmonare. Finora non è stata dimostrata la trasmissione interumana diretta. L’infezione da legionella può dare luogo a due distinti quadri clinici: la febbre di Pontiac e la legionellosi. La febbre di Pontiac ha un periodo di incubazione di 24-48 ore e si risolve in 2-5 giorni. È accompagnata da malessere generale e cefalee seguiti da febbre. La legionellosi ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni ed è molto più grave: oltre a malessere, cefalee e tosse, possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci e complicanze varie; nei casi più gravi può addirittura essere letale. Una polmonite da legionella non si distingue da altre forme atipiche o batteriche di polmonite, ma è riconoscibile dalle modalità di coinvolgimento degli organi extrapolmonari.

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