Dossi non segnalati e avvallamenti killer: le strade diventano rampe di lancio che distruggono le macchine in marcia. E’ accaduto ieri a un furgone per il trasporto giornali di passaggio nella zona di via Casilina dove i mancati lavori di manutenzione, come del resto in tutta Roma, sono diventati causa di disagi e danni alle automobili di cittadini ignari e innocenti.
DOPO LE PIOGGE, IL SILENZIO – Nei giorni della grande pioggia abbiamo visto come le buche e le voragini apertesi in varie zone hanno provocato incidenti, fatto cadere a terra moto e scooter, distrutto cerchioni. In molti casi, dopo la mancata riparazione le imperfezioni del manto stradale rimangono dove sono senza che nessuno segnali le anomalie, e senza cartelli ad avvisare. E così a via Romolo Balzani nel quartiere di Villa De Sanctis a Roma Est i dossi distruggono le macchine nell’indifferenza di amministratori comunali, locali, vigili urbani e affini. La testimonianza arriva da un cittadino molto attivo sul territorio che ha segnalato la situazione, con dossi che sembrano rampe di lancio e non sono segnalati. Le auto che arrivano sanno di dover rallentare, ma solo se conoscono il quartiere.
CHI NON RALLENTA E’ PERDUTO – Per tutti gli altri ci si affida al caso. Ma se si corre troppo o la vettura è anziana come questo ducato bianco adibito al trasporto dei giornali, ecco quali sono i risultati: ruota distrutta e semiasse spaccato. Ecco la testimonianza del nostro lettore Alessandro: “oggi 3 marzo verso le 13 un furgone Fiat Ducato un pò vecchiotto è incappato in un degli avvallamenti Killer presenti nei dossi realizzati per rallentare la velocità degli automezzi che percorrono Via F.Ferraironi e via nel Quartiere di Villa. Ovviamente nelle strade del quartier la velocità dovrebbe essere di 30km h … Ma questi dossi anche a causa di una assenza totale di manutenzione sono diventati forse più pericolosi della stessa velocità…tra l’altro quello in questione si trova poco dopo una curva e la segnaletica di attraversamento pressochè invisibile”. Una tragica normalità che a Roma non vorremmo più dover segnalare.
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