Dieci giorni dopo il maxi incendio notturno nell’aeroporto, arriva al Terminal T1 di Fiumicino il ministro Graziano Delrio. “Sopralluogo a Fiumicino, un buon lavoro fatto, ora superare le difficoltà rimaste” ha scritto ieri su twitter il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti dopo il controllo effettuato all’aeroporto internazionale, dove l’attività sta riprendendo velocemente a pieno ritmo.
Delrio, accompagnato nella sua visita dal presidente di Aeroporti di Roma Fabrizio Palenzona, dall’amministrazione delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, Vito Riggio di Enac e dall’ad di AdR Lorenzo Lo Presti, ha dovuto constatare una “situazione piuttosto seria. C’è una parte dei locali sotto sequestro della magistratura, ma si sta lavorando con grande intensità”.
TUTTO SOTTO CONTROLLO – E in effetti nel corso della settimana scorsa Aeroporti di Roma e Enac hanno reso noto che nel solo giorno di mercoledì sono stati operativi circa 1.000 voli accogliendo oltre 116.000 passeggeri, +1,9% rispetto alla stessa giornata dello scorso anno. Quasi 100.000 solo al Leonardo da Vinci di Fiumicino. L’operatività, sempre del sistema, è dunque superiore al 90%: un risultato reso possibile grazie alla collaborazione e flessibilità di tutti gli attori aeroportuali. La piena operatività dovrebbe essere ripristinata entro poche settimane. Fugati anche, nel corso della settimana, i timori di rischi per la salute, dopo le polemiche diffusesi a proposito della probabile presenza di amianto nelle strutture andate a fuoco nel Terminal T1.
INDAGINI AVANTI – Sul fronte delle indagini sono cinque gli operai indagati per l’incendio del 6 maggio: avrebbero lavorato nella area dell’incendio per la ditta che si occupa di condizionamento e riscaldamento. Intanto ieri stop totale ai voli per un guasto al radar, con ripercussioni sulle tratte in tutta Italia.
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