Le vicissitudini dei pendolari di Roma e Provincia non cessano, anche d’estate e con la fine delle scuole, di far parlare di sè. L’ultimo episodio di disservizi su una delle linee ferroviarie regolate dal contratto di servizio con Regione Lazio è quello verificatosi ieri mattina sulla linea Roma – Sulmona per un furto di rame fra Mandela e Tivoli che tra le 5.30 alle 8.30 del mattino ha rallentato fortemente la circolazione ferroviaria.
Proprio nell’ora di punta, a causa di un furto di Roma sei treni regionali hanno registrato ritardi fino a 50 minuti, 5 sono stati cancellati e 1 è stato limitato nel suo percorso. Ancora in via di quantificazione il danno economico che, oltre al valore del rame rubato, comprende il lavoro straordinario delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana necessario al reintegro del materiale e al ripristino delle normali condizioni di circolazione. A quanto si è appreso da fonti ferroviarie ignoti si sono introdotti nelle aree ferroviarie e hanno rubato alcune apparecchiature contenenti il prezioso “oro rosso”, causando un guasto al sistema di distanziamento dei treni e anomalie nel funzionamento dei passaggi a livello della tratta.
Sebbene il furto dei cavi in rame non comporta rischi per la circolazione dei treni e l’incolumità dei passeggeri, le conseguenze sugli apparati tecnici sono rilevanti e comportano generalmente disagi diretti per i viaggiatori che subiscono i ritardi. I rallentamenti si creano proprio perché non viene sospeso il servizio, ma vengono attivati protocolli specifici che, in attesa dell’intervento delle squadre tecniche per il completo ripristino della funzionalità della linea, consentono ai treni di continuare a viaggiare in sicurezza, anche se rallentati.
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