Marciapiedi bloccati, corsie preferenziali ostruite, traffico in tilt. Banchieri, politici e autorità istituzionali non hanno pietà: per arrivare comodi comodi in via Nazionale e partecipare all’assemblea della Banca d’Italia, trasformano per qualche ora la via che va da piazza della Repubblica a largo Magnanapoli in un esclusivo parcheggio per auto blu (guarda il video Dire). Non che in zona manchino mezzi pubblici o parcheggi a pagamento.
SCENDERE E TROVARE SUBITO L’AUTO – Ma certo, distano qualche metro e poi si sa, terminata la relazione del governatore, a chi non piacerebbe trovare l’auto (con autista, ovvio) ad aspettare a di fronte palazzo Koch? Se poi, col caldo di questi giorni, l’abitacolo fosse già rinfrescato dall’aria condizionata… Succede così che via Nazionale diventa per qualche ora peggio del Grande raccordo anulare nell’ora di punta. Ma non per il traffico di auto, bensì perché diventa un esclusivo parcheggio a cielo aperto per un cinquantina di auto blu, limitando di fatto le quattro corsie a una e mezza. Con buona pace di chi stamattina deve transitarci. Per i pedoni, per esempio, è un’avventura durissima: non solo sono costretti a dribblare le invadenti vetture parcheggiate sui marciapiedi, devono anche attraversare i gas di scarico che alcune vetture producono perché accese e pronte ad accogliere il passeggero ben refrigerate.
DISAGI PER CHI DEVE PRENDERE IL BUS – Chi prende l’autobus, invece, deve essere pronto a uno scatto olimpico: con le preferenziali ostruite dalle auto blu nessuno sa dove può fermare e aprire le porte il bus. Mentre si avvicina alla fermata, i passeggeri in attesa oscillano sui piedi, spostando il peso da una parte all’altra, pronti a far leva sulla gamba giusta e piazzare lo scatto vincente verso il 60 o il 40. Non va meglio a chi deve attraversare le strisce su via Mazzarino. Ci sono almeno 3 auto blu sdraiate sopra, accese e con conducente dentro: trasmettono ansia, pronte a lanciarsi verso il banchiere di turno che dopo un paio di passi dal portone della Banca d’Italia ha già lo sguardo smarrito e vagamente minaccioso. E allora esitare, o peggio ancora scegliere il lato sbagliato per aggirare l”auto blu, può essere fatale al malcapitato pedone.
I PEDONI E I MARCIAPIEDI ESPROPRIATI – C’è anche qualche passante che la prende bene, s’incuriosisce e scatta un paio di foto. Ma se esita per un attimo sulle strisce, incantato dallo spettacolo delle decine e decine di auto blu, si attira le ire dei vigili urbani, prontissimi a suon di fischietti a sgomberare la strada (o quel che ne rimane, dato che per metà è diventata un parcheggio) da chi rallenta la cavalcata dei notabili a quattro ruote. Il clou inizia a mezzogiorno, quando per una mezz’ora il fiume delle autorità si riversa fuori da palazzo Koch: la via è invasa da carrozzerie straniere (Audi, Mercedes, Bmw, una rarissima Alfa Romeo): gli autisti si lanciano verso i passeggeri e volano via verso Termini o piazza Venezia. Per loro via Nazionale non ha preferenziali: bianche o gialle le strisce son tutte uguali. Qualche macchina però torna indietro senza passeggero e parcheggia di nuovo sul marciapiede del Piccolo Eliseo. «Vanno a fare l’aperitivo- spiega un autista senza imbarazzo- m’hanno detto di aspettare qui». Tanto il tassametro non scade mai.
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