Asini in corsia per migliorare la vita dei pazienti. Alle porte di Roma, e più precisamente a Genzano, nei Castelli romani, c’è un posto unico in Italia e forse nel mondo: è la fattoria dell’ospedale Fatebenefratelli – la prima all”interno di un ospedale – dove chi è affetto da patologie come autismo e Alzheimer può sperimentare benefici concreti sulla malattia e più in generale sulla qualità della vita attraverso l”onoterapia. L”asino come animale che contribuisce alla cura.
Da sempre considerato un animale da lavoro, in realtà l’asino è più simile a un cane o a un gatto piuttosto che a un cavallo. È docile, addomesticabile, prevedibile e calmo: tutte caratteristiche fondamentali per approcciarsi ad alcune malattie come l”autismo e l”Alzheimer. A rendere unico l”esperimento dell”ospedale di Genzano e” il fatto che l”onoterapia non si pratica in una struttura esterna ma il Fatebenefratelli ospita una vera e propria mini-fattoria, dove vivono 4 asinelli (i loro nomi sono Concetta, Yura, Rosina, e la piccola Margot che ha 1 mese) gestiti dagli operatori di Antas onlus che da anni si impegna a divulgare e dimostrare l”efficacia dell”onoterapia in ausilio alla medicina tradizionale. L”organizzazione non profit e” stata tra le prime a credere nell”importanza delle coterapie tanto da aver messo su l”Happy valley, una struttura sperimentale che sorge nei pressi di Tivoli dove laboratori di arte e musica, oltre all”onoterapia e alla pet therapy, entrano a far parte di un percorso terapeutico strutturato da una equipe di professionisti.