Sono in “netto peggioramento” i tempi d”attesa per le visite a Roma e nel Lazio. A dirlo la Uil Fpl di Roma che ha condotto un”indagine sui tempi di attesa, aggiornata al mese di ottobre. Sotto la lente le prestazioni sanitarie maggiormente richieste dai cittadini: la visita specialistica endocrinologica, la gastroscopia, la colonscopia, l’ecografia addome completo, l’ecografia tiroide/paratiroide, l’ecocolordoppler cardiaco a riposo o dopo sforzo e la Risonanza magnetica del cervello e del tronco encefalico.
La Uil Fpl di Roma snocciola i tempi di attesa, fino a 300 e più giorni, per i vari esami, ma al culmine dell’emergenza ricorda come per la risonanza magnetica ci sia la situazione peggiore: nessuna disponibilità per questo esame si registra presso Asl RmF, RmG, RmH, Asl Viterbo, Umberto I, Spallanzani, Asl Latina, Asl RmA e Asl RmE. Prenotabile solamente presso il Sant’Andrea o all’Asl di Rieti con una attesa di 240 giorni, al Policlinico Tor Vergata con 250 giorni circa di attesa, 270 presso il policlinico Casilino dell’Al Roma B, 310 giorni presso il Sant’Eugenio dell’Asl RmC o al Grassi dell’Asl RmD, e San Camillo Forlanini per arrivare ad un anno di attesa presso l’Asl di Frosinone allo Spaziani.
E l’elenco potrebbe continuare con i dati che la Uil ha fornito per esami come ecografia all’addome, l’ecocolordoppler cardiaco, visite endocrinologhe e così via. «Insomma – afferma il segretario della Uil Fpl di Roma, Sandro Bernardini- dati che peggiorano di giorno in giorno. Ma la Uil Fpl di Roma è in attesa di verificare i risultati dei provvedimenti adottati dalla Regione Lazio a partire da gennaio 2014 i quali, se attuati, dovrebbero produrre i risultati sperati. Stiamo parlando dell’obbligo per le strutture ospedaliere pubbliche di estendere le loro agende al Recup per almeno il 60% e di includere nel circuito di prenotazione anche i privati accreditati per coprire l”eventuale richiesta dei cittadini che il pubblico non riesce a soddisfare. Cosa ancor più importante è il potenziamento del “Doctor Cup” che di fatto introdurrà l’obbligo di evadere le richieste urgenti entro le 72 ore». (DIRE)