Lazio senza sangue: mancano 28mila donatori

Al via la campagna "Tre esse per esserci" a cura del Centro regionale sangue

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Nel Lazio mancano almeno 28.000 unità di sangue l’anno, ma con un’ora di tempo dedicata alla trasfusione si potrebbero salvare tre vite umane. Per questo il Centro regionale sangue che, con il patrocinio della Regione Lazio, dà il via mercoledì a Roma la campagna di sensibilizzazione «Tre esse per esserci: scuola, salute e solidarietà alle 15 presso la sala Tevere della Regione Lazio in viale Cristoforo Colombo 212. Il progetto punta a creare una cultura della donazione tra i giovani nelle scuole superiori proprio per sopperire a tale carenza.

«La grande difficoltà – spiegano i promotori della campagna – dipende dalla mancanza di donatori volontari e periodici a causa di una scarsa e, a volte, inesatta informazione sull’argomento». Per questo motivo la conferenza di presentazione del progetto sarà’ un momento di riflessione e di analisi sulla donazione di sangue nel sistema trasfusionale italiano, sul ruolo della scuola nella promozione della salute, sul rapporto tra giovani e donazione in riferimento ai limiti psicologici e ai comportamenti a rischio.

Ma chi può donare? «Tutti quelli che possiedono un’età compresa tra i 18 e 65 anni – prosegue il Centro regionale sangue- un peso corporeo non inferiore ai 50 kg e che godono di buone condizioni fisiche generali». Chi non può farlo e deve astenersi? «I positivi ai test per malattie infettive, alcolisti e tossicodipendenti, affetti da epilessia, affetti da malattie del cuore e del sangue, affetti da neoplasie maligne, soggetti trapiantati e affetti da diabete insulino-dipendenti».

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