Sedie a rotelle di fronte ad auto e bus: così il movimento pro-Stamina ha bloccato il Centro di Roma prima di essere ricevuti a Montecitorio. Lunedì mattina malati e attivisti dell’associazione “Civico 117a” hanno invaso via del Tritone e via del Corso, nei pressi di palazzo Chigi. Una parte dei manifestanti si è raccolta davanti al Parlamento, dove si è svolto un sit-in di protesta. Obiettivo il Governo.
I manifestanti urlano i nomi di persone morte e accusano il ministero della Salute di non aver autorizzato il protocollo terapeutico che prevede l”uso di staminali: «Li ha uccisi lo Stato», urlano nei megafoni. Sono state bloccate via del corso, via del Plebiscito fino a Largo Argentina e Corso Vittorio in un corteo che è via via cresciuto nel corso della mattinata: i manifestanti hanno gridato le loro ragioni sostenute anche da alcuni ultras della Salernitana. Chiedono al ministro Lorenzin di portare avanti la sperimentazione di questo metodo di cure.
La richiesta, in particolare, è quella di un decreto ministeriale d’urgenza per emergenza sanitaria. E se non arriverà una risposta positiva in molti minacciano gesti estremi. «Speriamo non sarà così – ha detto Davide Vannoni, presidente di Stamina e presente in piazza- La fondazione è per la vita». «Siamo vite a tempo… lasciateci curare», recita uno degli striscioni esposti. Diverse le testimonianze di parenti e genitori di piccoli colpiti da malattie rare. Spezzato solo dalle note di ”The end” dei Doors, ecco l’urlo «Assassini» rivolto ai politici «delle due Camere». Alcuni momenti di tensione si sono verificati anche con automobilisti e utenti dei mezzi pubblici, che nella zona hanno subito diversi disagi.