Manifestazione Stamina, proteste e sangue: salta l’incontro al ministero

Dura giornata di proteste ma alla fine nessun accordo tra manifestanti e ministro

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Nessun incontro governo-Stamina. È infatti saltato nel primo pomeriggio di lunedì l’incontro tra ministero della Salute e la delegazione dei manifestanti pro Stamina. Erano pronte ad entrare sei persone, tra le quali Davide Vannoni, ma il ministero avrebbe posto come condizione di incontrarne cinque, senza il fondatore di Stamina, hanno fatto sapere gli organizzatori della protesta. A questo punto la delegazione si è rifiutata di partecipare a queste condizioni e ha fatto dietrofront.

Sono quindi riprese le proteste nel cuore di Roma: non sono serviti i cortei, i blocchi stradali e persino l’aver versato sangue sulle foto che ritraggono il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Sandro Biviano e Roberto Meloni in mattinata avevano ottenuto l’incontro al ministero dopo aver fatto defluire il sangue dal braccio direttamente sulle foto attraverso il tubicino di una flebo. Una protesta durissima messa in atto dai malati di distrofia muscolare che si trovavano in piazza Montecitorio e che chiedono di poter essere curati con il metodo ideato dal presidente di Stamina foundation, Davide Vannoni.

«È una presa in giro per i malati che non avevo mai visto nella mia vita» ha affermato sdegnato Davide Vannoni all’agenzia Dire dopo la decisione del ministero di escluderlo dall’incontro. «Questa è gente che sta morendo – conclude Vannoni – non è da prendere per il culo». Nel corso del pomeriggio sono proseguite le proteste e a Montecitorio manifestanti e malati hanno premuto alle porte della Camera per accedere al palazzo. Tra i manifestanti respinti dai carabinieri anche una ragazza che è caduta e si è ferita. La ragazza è stata soccorsa dal personale medico presente sul posto.

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