Roma, Istituto Superiore di Sanità: lavoratori cococo in protesta

A marzo avevano chiesto al presidente Napolitano la loro stabilizzazione

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Roma, Istituto Superiore di Sanità: lavoratori cococo in protesta

Sono decine i lavoratori cococo dell’Istituto Superiore di Sanità da tempo in lotta per la loro stabilizzazione che il 15 marzo dello scorso anno avevano indirizzato una lettera al presidente Giorgio Napolitano sottoscritta dal loro Coordinamento. Grazie a quella lettera era stato trovato un accordo con l’allora presidente dell’Ente prof. Enrico Garaci e l’amministrazione per convertire a tempo determinato almeno 30 unità.

Il Coordinamento cococo ISS da circa due anni si batte per il riconoscimento dei diritti di tutti quei lavoratori che, in maggioranza donne e con vari profili professionali (ricercatori, tecnologi, collaboratori tecnici, amministrativi ecc.) da oltre 10 anni lavorano per l’Ente e la soluzione sia pur limitatissima per i 30 collaboratori aveva dato delle speranze. Così per dare altri sbocchi positivi alle sue rivendicazioni una rappresentanza del Coordinamento cococo ha consegnato oggi un altra lettera al Presidente perché gli impegni vengano mantenuti anche per gli altri 30 dipendenti. Nella lettera si esprime preoccupazione per il  DL101, convertito recentemente in L.125/13 che di fatto esclude la stabilizzazione di tutti coloro che solo recentemente hanno ottenuto un tempo determinato e non hanno maturato al 31/10/2013 i tre anni di anzianità previsti dalla Legge 125/2013.

Nella lettera si scrive che “la specificità dell’attività di ricerca svolta da questo Ente risiede nella tutela della salute pubblica”, quindi si ritiene che il capitale umano precario dell’Istituto “deve continuare ad offrire le proprie competenze”. La lettera è firmata dal Coordinamento dei Collaboratori Coordinati e Continuativi dell’Istituto Superiore di Sanità.

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