Una volta per l’uomo c’erano le “maniglie dell’amore”. Ora per la donna si parla di grasso sui fianchi “ad ali di farfalla”. C’è infatti in atto una tendenza apparentemente inarrestabile, almeno finora, causata dai pantaloni a vita bassa che, almeno nelle donne, causerebbero il fenomeno della cosiddetta adiposità “ad ali di farfalla”. Una moda che potrebbe essere ripensata, almeno in certi casi.
LO DICONO GLI ESPERTI DI MEDICINA ESTETICA – Al centro dell’attenzione c’è quella massa di grasso che sembra scendere giù verso i fianchi e addensarsi proprio dove la donna vorrebbe essere più sensuale. L’allarme non sarebbe infondato e parte proprio dall’autorevole Società italiana di medicina estetica (Sime) che si è riunita in congresso lo scorso fine settimana a Roma. Secondo gli esperti medici aderenti alla Società le formazioni grasse negli ultimi 7-8 anni nelle donne che soffrono di tendenza a ingrassare si accumulerebbero prevalentemente in tre zone: la parte alta del fianco, la regione lombare e il dorso.
LA CAUSA: I MICROTRAUMI CONTINUI – La causa sarebbero alcuni “ripetuti microtraumi” causati dalla tipica conformazione dei pantaloni che interrompono la linea dei fianchi e genera quella forma dell’adiposità chiamata appunto “ad ali di farfalla”. Gli esperti della Sidi chirurgia estetica invitano a riflettere sul rapporto tra fisico, tipo di abbigliamento e tendenza all’accumulazione di grasso sui fianchi, e consigliano a chi sia già stato colpito dal fenomeno del grasso “ad ali di farfalla” dei piccoli interventi di liposcultura.
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