La dieta del momento è la dieta del ghiaccio: il creatore è il dottor Brian Weiner che promette un sistema facile, gradevole ed efficace.
Come riporta il Toronto Sun, il dottor Weiner usa come punto di partenza la biologia umana quando si ingerisce ghiaccio, il corpo produce energia per scioglierlo e per farlo consuma calorie, provocando così una riduzione del peso.
Perciò, la dieta del ghiaccio prevede esercizio fisico, cibo sano e (in primis) tanto ghiaccio: un litro al giorno, tritato o frantumato, accompagnato da dolcificanti per rendere il consumo più gradevole.
Dalle pagine del sito ufficiale, il gastroenterologo spiega come il meccanismo sia semplice: “Più consumi, più perdi peso. Quando s’ingerisce una notevole quantità di ghiaccio, il corpo deve consumare energia per alzare la temperatura corporea. Inoltre, il ghiaccio offre una sensazione di sazietà”.
GLI SCIENZIATI SI DIVIDONO – Non sono mancate le critiche. Il fisico Andrew Zimmerman Jones, ha spiegato su About.com – Fisica che, pur essendo vero che per sciogliere il ghiaccio il corpo brucia calorie, ha però sottolineato che per farne fuori un litro le calorie consumate sono 117, e non 160 come sostenuto da Weiner.
Per Zimmerman Jones, il gastroenterologo fa un po’ di confusione e chiarisce che la caloria è una misura di energia termica definita come la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura di un grammo di acqua di un grado. Nel caso di ghiaccio solido, servono anche 80 calorie per trasformare un grammo di ghiaccio in acqua liquida.
Il fatto è, spiega il fisico, che quando si parla di alimenti non si parla di calorie riferite al grammo, ma al chilogrammo.
In sintesi, dice Zimmerman Jones, un solo chilogrammo di ghiaccio consumato richiede 117 calorie. Per raggiungere le 3.500 calorie necessarie per perdere un chilo di peso, occorrerebbe consumare circa 30 chilogrammi di ghiaccio. Ciò equivale a consumare circa 66 chili di ghiaccio per perdere un chilo di peso. Weiner, comunque, corre ai ripari e formula delle avvertenze perché qualche controindicazione invece c’è. Infatti, sconsiglia la dieta a chi vive in paesi freddi, ma anche a chi vive in quelli molto caldi. Il surriscaldamento del corpo è infatti una controindicazione per l’assunzione di ghiaccio, come ad esempio dopo l’attività fisica.
Sulle modalità di consumo il gastroenterologo formula qualche suggerimento, come ad esempio quello di consumare il ghiaccio tritandolo, magari mischiato a qualche sciroppo non zuccherato. Mangiarlo a morsi potrebbe infatti creare qualche problema a chi soffre con i denti.
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