Incidente sulla Cassia bis, donati gli organi della 17enne

Il Gemelli: «Grazie alla generosità del papà questa notte l'equipe ha effettuato il prelievo che consentirà di salvare altre vite umane»

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«Grazie alla generosità del papà della diciassettenne ragazza sarda morta ieri al Gemelli per i postumi dell’incidente sulla Cassia bis, che aveva dato il consenso alla donazione degli organi della figlia, questa notte l’equipe chirurgiche provenienti dal Centro trapianti di Cagliari, e da Roma, dal Policlinico Umberto I e dal Policlinico Tor Vergata hanno potuto effettuare con successo il prelievo che consentirà di salvare altre vite umane». Lo comunica, in una nota, il policlinico Gemelli.

LA DONAZIONE – Tale donazione permetterà di effettuare un trapianto di fegato a Cagliari, a Roma un trapianto di polmoni presso il Policlinico Umberto I, e due trapianti di rene presso il Policlinico di Tor Vergata. Prelevate anche le cornee alla ragazza deceduta e donate alla Banca degli Occhi della Regione Lazio (presso l’ospedale San Giovanni di Roma). Il Coordinamento per la donazione degli organi e dei tessuti del Policlinico Gemelli loda l’estrema generosità del padre della ragazza morta per il gesto di grande solidarietà in un momento dolorosissimo della sua vita.

ANCORA GRAVE LA MAMMA – Le complesse attività che hanno reso possibile la donazione multiorgano sono state coordinate dal Centro Nazionale Trapianti diretto da Alessandro Nanni Costa e per la Regione Lazio dal Centro Trapianti diretto da Domenico Adorno. Si continua a seguire con apprensione l’evolversi delle condizioni di salute della madre della giovane sempre in prognosi riservata, presso il Centro di Rianimazione del Gemelli.

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