Stato ansioso, cattive abitudini alimentari con perdita o aumento di peso e problemi digestivi, tachicardia, respiro corto e dolore generalizzato soprattutto a collo, spalle e schiena: sono i primi sintomi dello stress. Ma imparare a conoscerli, gestirli e allontanarli si puo’. A Roma apre i battenti la “Clinica dello Stress”, gestita da EURODAP, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, da anni impegnata nello studio dei comportamenti dell’individuo a fronte di cambiamenti sociali importantissimi: crisi economica, precarieta’ lavorativa, cambio dello stile di vita.
VARI LIVELLI –“Una persona puo’ essere stressata a vari livelli. Che sia sottoposta a stress per un breve periodo non e’ grave, ma se si e’ ‘sotto’ stress da molto tempo, come accade nella maggior parte dei casi, si e’ in pericolo perché si alza il rischio che ci si possa ammalare di patologie anche molto gravi – afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta Presidente dell’Eurodap – la stabilita’ psico-emotiva e’ fondamentale. E’ molto importante per un soggetto stressato verificare il proprio livello di stress per poi curare le malattie che ne conseguono”. Nella clinica dello stress sono accolte e seguite le persone che presentano una serie di disturbi. I piu’ diffusi sono cefalea, stanchezza cronica, ipertensione, ruxismo, tensione muscolare, disturbi dell’apparato digerente, impotenza, eiaculazione precoce, assenza di stimoli sessuali.
SPECIALISTI IN AZIONE – Ad accogliere chi cerca di trovare il benessere saranno: psicologo e psicoterapeuta, medico nutrizionista, medico internista, fisioterapista e medico estetico. Secondo un indagine condotta da Eurodap, su un campione di circa 1000 persone solo 100 hanno un livello di stress nella norma che permette di gestire il quotidiano con calma e razionalita’ e non ha riflessi sulla salute e sull’umore. Il 50 % dei rimanenti ha un livello di stress elevato con frequenti sensazioni di affaticamento che si possono ampiamente ripercuotere sulla salute. Il 40% presenta un livello di stress eccessivo e questo supera la capacita’ psico-fisica di riparare i danni che esso provoca. La possibilita’ che tali soggetti abbiano gravi somatizzazioni fisiche a danno del loro scheletro, dell’apparato cardio vascolare, dell’alimentazione e del loro umore – presentando varie forme di depressone ed ansia – e’ altissima.
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