L’ipotesi di decesso è quello di errore medico e sul caso sta già indagando il pm Elena Neri. È giallo a Roma per la morte della piccola di sei anni Aisha all’Umberto I.
LA RICOSTRUZIONE – Secondo le prime indagini un dottore in servizio all’Umberto I avrebbe somministrato alla bimba un dosaggio eccessivo di cortisone, che avrebbe provocato l’aggravarsi di una varicella latente e, di conseguenza, la morte della paziente. Nei prossimi giorni, la Procura procederà con eventuali iscrizioni sul registro degli indagati.
IL RICOVERO – Questa la ricostruzione del Messaggero. E’ il pomeriggio del 27 marzo quando Aisha, una bimba di origine marocchina, inizia a piangere perchè ha forti fitte a livello della schiena. I genitori, preoccupati, decidono di portare la piccola al policlinico Umberto I. Dopo due settimane di ricovero trascorse tra analisi e controlli, i medici scoprono che la bimba ha un’infezione renale, e un sanitario del reparto di Nefrologia le avrebbe somministrato un dosaggio molto elevato di cortisone, incompatibile con la giovane età della paziente. Il 10 aprile Aisha viene dimessa: il disturbo sembra arginato e i parametri sanitari risultano nella norma. Dopo 48 ore, però, la bimba ha una ricaduta e viene nuovamente ricoverata. Questa volta, presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, perché al policlinico non ci sono posti letto disponibili. I medici la visitano, tentano in ogni modo di salvarla. Ma non c’è niente da fare: Aisha muore dopo una manciata di giorni trascorsi tra le corsie del nosocomio.
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