Il Wi-fi è cancerogeno? A Roma e Pomezia paura per i bambini a scuola

Presentato uno studio a fine anno sui livelli delle onde elettromagnetiche. Approvato ordine del giorno in Campidoglio per tutelare gli studenti

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Il wi-fi nelle scuole? Potrebbe essere altamente pericoloso e causare alterazioni e stress nelle cellule fino a degenerazioni anche gravi. Tutto questo, secondo studi pubblicati nel 2012 e successivamente avverrebbe per la forza che le onde elettromagnetiche dalla forza ancora ignota “sparano” sul nostro corpo. Per capire cosa succede davvero ed evitare che l’avanzata della tecnologia cozzi con la salute dei bambini i comuni di Roma e Pomezia si stanno impegnando in prima persona per la ricerca e la tutela dei loro studenti.

PROVVEDIMENTO PER LA SALUTE – Il Campidoglio ha infatti approvato il 27 novembre scorso un ordine del giorno con 22 voti favorevoli, 1 contrario e l’astensione del consigliere radicale l’aula capitolina. Nelle scuole di Roma il wi-fi si sta diffondendo a macchia d’olio, anche grazie alla realizzazione dei provvedimenti “scuola digitale” voluto nel 2008 da Gelmini e Brunetta, allora al governo, e i 3500 kit wireless forniti ad altrettante scuole dal governo Renzi. L’aula, approvando l’odg proposto dalla consigliera Gemma Azuni, ha espresso “profonda preoccupazione nel rappresentare i rischi per il diffondersi di una tecnologia di recente sperimentazione, soprattutto se applicata ai luoghi domestici, dove i campi elettromagnetici amplificano la potenza di emissione”. Si è inoltre ricordato come anche “i cittadini romani, organizzati in comitati, hanno in varie situazioni dimostrato la propria preoccupazione per la salute a causa dell’incremento di impianti di diffusione di onde elettromagnetiche”. Per questo l’ordine del giorno approvato dall’Assemblea capitolina impegna il sindaco e gli assessori della giunta a “intraprendere un’azione di tutela della salute degli studenti presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado sulla potenziale nocività delle onde elettromagnetiche scaturite da tecnologie di comunicazione senza fili per la salute umana, vegetale ed animale, suggerendo danni al sistema neurologico, immunitario, endocrinologici e persino genotossici-tumorali”.

IMPEGNO ANCHE A POMEZIA – In vari paesi stranieri, come la Russia, si parla di proteggere i bambini delle scuole dal wifi sebbene ancora poco chiari siano gli effetti sulla salute. Di fatto dunque anche nelle scuole di Roma e Pomezia (e in altre città), dove è stata svolta una ricerca dell’associazione Amica (presentata in Campidoglio il 18 dicembre scorso), il wifi potrebbe rappresentare una minaccia cancerogena per le cellule umane. Gli studi sono tuttora in corso, ma le cautele del Comune di Roma e di quello di Pomezia non sembrano essere eccessiva.

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